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Maltempo, l'esperto Sottocorona: “Tre colori per le allerte meteo non bastano, in Piemonte era nera"
Paolo Sottocorona: “Il nubifragio al nord era previsto ma la scala ufficiale arriva solo a 200 millimetri. Il modello matematico è da rivedere”

Paolo Sottocorona
Maltempo, l'esperto Sottocorona: “Tre colori per le allerte meteo non bastano, in Piemonte era allerta nero”
Era prevedibile il nubifragio in Piemonte? La domanda che tutti si pongono dopo la serie di eventi estremi che da anni ormai si scatenano sull'Italia a Paolo Sottocorona, meteorologo e conduttore televisivo noto agli italiani per le sue previsioni sul La7 nella trasmissione Omnibus.
Sottocorona: "Il nubifragio era previsto ma i tre gradi di allerta non bastano più"
E la risposta non lascia spazio ai dubbi: “Era previsto perché da giorni le carte davano precipitazioni abbonanti in quella zona. Si era visto già 3-4 giorni prima che io lo segnalassi che il modello dava pioggia i 100 e i 150 millimetri che significa che avrebbe potuto piovere in alcune zone anche 300 o 400 millimetri, come ormai tende a fare. Prima succedeva raramente, ora quando sono previste molto forti, a volte lo sono di più. E' come se il modello matematico avesse un fondo scala: quando la previsioni è di 220 non è un limite e può fare di più”.
Sottocorona ma se lei aveva questa previsione, la dovrebbe aver avuta anche la Protezione Civile, giusto?
“La mia sensazione – basata sui fatti – è che l'allarme rosso non basta, ci vorrebbe un allarme di livello superiore. Ora scatta con 100 millimetri di pioggia, ci vorrebbe un rosso bis, un viola, un nero. Poi c'è la reazione umana che è quella di sottovalutare, perché è l'uomo che è fatto cosi. Se posso fare una critica vorrei dire che la Protezione Civile non riesce a diffondere bene le informazioni: dovrebbero stare nelle scuole, dovrebbero stare in televisione e spiegare cosa si fa e cosa non si deve fare. E non si dovrebbero preoccupare dei falsi allarmi: se si chiudono le scuole e non è successo nulla è andata bene. I falsi allarmi non devono far abbassare la guardia”.
Spostiamoci sulle previsioni: ma perché a Pasqua piove sempre?
“E' un'impressione non c'è una regola, una statistica è che Pasqua e Pasquetta sono festività mobili, e vengono impallinate dal maltempo. Quando piove a Pasquetta se lo ricordano tutti, se il 12 aprile degli anni scorsi pioveva non le lo ricorda nessuno. Sono giorni sotto il microscopio. Come Natale Capodanno, poi ci ricordiamo sempre le volte che è stato brutto per la gita saltata, mentre magari in altri giorni è una sensazione”.
Le previsioni: dove pioverà domenica?
“Sabato una pausa. La prima ipotesi dava un peggioramento domenica al nord ovest, forse in Toscana; al Centro e Centro Sud molto meno. Le ultime carte quelle più attendibili dicono che a Pasquetta al Centro e Sud di piogge significative non ce ne sono”.
E quando faremo il primo bagno al mare?
"Eheheheheh, dipende da quanto coraggio avere. Nel senso che se avete coraggio si può fare il primo maggio. La temperatura dell'acqua è più alta rispetto a 20 anni fa. Escluderei il 25 aprile e il primo maggio e rimanderei almeno a metà maggio”.