Massoneria, mafia, 'ndrangheta e Messina Denaro. Elenchi sequestrati: i motivi - Affaritaliani.it

Cronache

Massoneria, mafia, 'ndrangheta e Messina Denaro. Elenchi sequestrati: i motivi

ANTIMAFIA, ECCO I MOTIVI DEL SEQUESTRO DEGLI ELENCHI DELLA MASSONERIA

"Nel corso di missioni in Calabria e Sicilia, di documentazione acquisita ed audizioni finora svolte, sono emersi preoccupanti elementi sul rischio di infiltrazione da parte di Cosa Nostra e della 'ndrangheta di settori della Massoneria". Sono queste le motivazioni con la quali la Commissione parlamentare antimafia spiega l'avvio di una inchiesta, avvenuta tempo fa, sui rapporti tra mafie e Massoneria e l'invio della Guardia di Finanza nelle sedi di quattro obbedienze massoniche per sequestrare gli elenchi degli iscritti in Sicilia e in Calabria.

IL RISCHIO DI INFILTRAZIONI DI COSA NOSTRA E 'NDRANGHETA

"Si e' anche evidenziata la ricerca di relazioni e convergenze tra uomini delle cosche ed esponenti delle classi dirigenti e imprenditoriali appartenenti a logge massoniche finalizzati al perseguimento di comuni interessi illeciti", spiega l'Antimafia. L'inchiesta nasce sia in prosecuzione di attivita' svolte da altre Commissioni di inchiesta di precedenti legislature, sia in relazione a fatti di cronaca e procedimenti giudiziari recenti avviati dalle Procure della Repubblica siciliane e calabresi per accertare l'esistenza del fenomeno, cosi' attualizzando fatti simili del passato. Per questa ragione sono state svolte dalla Commissione una serie di attivita', comprese audizioni a testimonianza di alcuni Gran Maestri o, comunque, di soggetti appartenenti alla Massoneria, audizioni di magistrati di diversi distretti giudiziari e si e' acquisita molta documentazione. "Ritenendo che le stesse logge massoniche, a rischio di strumentalizzazioni mafiose, avessero interesse ad accertare eventuali devianze, e' stato chiesto ai rispettivi Gran Maestri in uno spirito di collaborazione - spiega in una nota la Commissione Antimafia - di trasmettere gli elenchi dei loro aderenti alle logge della Sicilia e della Calabria, regioni interessate dalle indagini e con un numero elevato di aderenti alla Massoneria". Questi elenchi sono necessari per verificare la presenza, tra gli iscritti, di soggetti riconducibili a vario titolo alle organizzazioni mafiose o in rapporto con le stesse. La Commissione ricorda di aver piu' volte reiterato l'invito "ricevendo, tuttavia, risposte del tutto negative o dilatorie,in nome del diritto alla privacy o, addirittura, contestando la stessa legittimazione dell'organo parlamentare all'acquisizione. "Tali obiezioni appaiono assolutamente pretestuose", scrive l'Antimafia. "In un Paese democratico, non esiste associazione di sorta le cui esigenze interne possano prevalere sulle esigenze di tutela della collettivita'", rileva la Commissione, presieduta dall'on Rosy Bindi. "D'altra parte - si rileva - le inchieste parlamentari sono un aspetto dell'esercizio della funzione legislativa, finalizzate a svolgere un'attivita' conoscitiva per poi formulare proposte di carattere normativo". Alla luce del rifiuto da parte dei Gran maestri auditi di consegnare i documenti di interesse dell'inchiesta parlamentare, avvalendosi dei poteri attribuiti dall'art. 82 della Costituzione e dalla Legge istitutiva, del 19 luglio 2013,la Commissione ha oggi deliberato all'unanimita' di procedere al sequestro degli elenchi delle logge calabresi e siciliane, delegando lo Scico della GdF di Roma a procedere alle perquisizioni delle sedi nazionali delle quattro obbedienze massoni. La Commissione, "nonostante non sia opponibile in questo caso il diritto alla privacy", ha stabilito che gli elenchi saranno assoggettati al regime di segretezza e quindi non soggetti alla divulgazione.

SEQUESTRATI GLI ELENCHI DAL 1990 A OGGI. ECCO CHE COSA POSSONO RIVELARE

La commissione guidata da Rosy Bindi ha disposto il sequestro degli iscritti in Sicilia e Calabria dal 1990 a oggi. Tutto nasce da un'inchiesta calabrese su possibili infiltrazioni della 'ndrangheta nella massoneria. E allora gli elenchi potrebbero dire qualcosa proprio su questi mondi. Il legame nascosto tra Cosa Nostra e 'ndrangheta e il sistema di protezione del quale avrebbe goduto, e godrebbe tuttora, il boss latitante di mafia Matteo Messina Denaro, considerato da più parti molto vicino agli ambienti massonici trapanesi.

GLI ELENCHI DELLE LOGGE RESTERANNO SEGRETI

La Commissione parlamentare Antimafia che ha avviato un'inchiesta sui rapporti tra mafie e massoneria, ha chiesto ai Grandi Maestri l'elenco dei soggetti appartenenti alle logge della Sicilia e della Calabria, ma a seguito dei rinvii alla consegna e poi al rifiuto dei Gran Maestri in audizione, ha disposto oggi il sequestro degli elenchi; elenchi che però rimarranno segreti: "La Commissione, nonostante non sia opponibile in questo caso il diritto alla privacy, ha stabilito che gli elenchi saranno assoggettati al regime di segretezza e quindi non soggetti alla divulgazione", ha sottolineato la stessa Antimafia in una nota. "Ritenendo che - ha spiegato la Commissione antimafia - le stesse logge massoniche, a rischio di strumentalizzazioni mafiose, avessero interesse ad accertare eventuali devianze, è stato chiesto ai rispettivi Gran Maestri in uno spirito di collaborazione di trasmettere gli elenchi dei loro aderenti alle logge della Sicilia e della Calabria, regioni interessate dalle indagini e con un numero elevato di aderenti alla massoneria". Sottolineando che "tali elenchi sono necessari per verificare la presenza, tra gli iscritti, di soggetti riconducibili a vario titolo alle organizzazioni mafiose o in rapporto con le stesse".