MIGRANTI, TAR SOSPENDE L'ORDINANZA MUSUMECI, ACCOLTO RICORSO GOVERNO
Il TAR di Palermo ha accolto l'istanza della Presidenza del Consiglio e del Ministero dell'Interno e ha sospeso l'ordinanza del presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci sulla chiusura degli hotspot per i migranti nell'Isola. In pratica e' sospesa, con un decreto cautelare monocratico a firma della Presidente di sezione, l'efficacia dell'ordinanza contingibile e urgente del Presidente della Regione Siciliana n. 33 del 22 agosto 2020 fino alla trattazione collegiale in camera di consiglio fissata per il 17 settembre 2020. La decisione del TAR e' appena stata depositata.
Le misure previste dall’ordinanza del governatore Musumeci “involvono e impattano in modo decisivo sull’organizzazione e la gestione del fenomeno migratorio nel territorio italiano, che rientra pacificamente nell’ambito della competenza esclusiva dello Stato ai sensi dell’art. 117 della Costituzione” e “sono certamente idonee a produrre effetti rilevanti anche nelle altre regioni e, quindi, sull’intero territorio nazionale, nel quale dovrebbero essere trasferiti, nell’arco delle 48 ore decorrenti dalla pubblicazione dell’ordinanza, i migranti allo stato ospitati negli hotspot e nei centri di accoglienza insistenti sul territorio regionale”. E’ quanto scrive il presidente del Tar Sicilia Maria Cristina Quiligotti nel decreto cautelare che sospende l’esecutività dell’ordinanza in questione, che scade il 10 settembre.
Migranti, Musumeci: no passi indietro su nostra competenza
"Quella adottata dal magistrato del Tar di Palermo è una decisione cautelare che non condividiamo e che è stata assunta senza neppure ascoltare la Regione, come può essere concesso a richiesta della parte e come noi abbiamo formalmente chiesto, non avendo potuto depositare le nostre difese. Tuttavia, se in pochi giorni sono stati trasferiti oltre 800 migranti è la dimostrazione che serve denunciare il problema ad alta voce. Sulla nostra competenza in materia sanitaria non faremo un solo passo indietro". Lo dice il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, dopo che il Tar Sicilia ha accolto il ricorso presentato dal governo, disponendo la sospensione dell'esecutività della sua ordinanza che disponeva lo svuotamento degli hotspot e dei centri di accoglienza.
Migranti, navi svuotano Lampedusa non le polemiche
Resta alto il livello dello scontro politico sui migranti, mentre accelera la macchina dei trasferimenti da Lampedusa, con il progressivo svuotamento dell'hotspot, grazie alle navi quarantena noleggiate dal governo per fronteggiare l'emergenza. Questa mattina sono scattate le operazioni di imbarco sulla "Azzurra" dove sono stati fatti salire prima gli ultimi quindici positivi al Covid-19, poi altre 585 persone. Ieri sulla Aurelia erano stati imbarcati 273 migranti, 60 dei quali positivi.
All'hotspot dell'isola restano circa 250 migranti, dopo aver toccato picchi di 1400-1500 presenze a fronte di una capienza di 192 persone. Intanto, dopo due giorni di calma, si registra un nuovo sbarco: trentuno tunisini bloccati a Cala Madonna dopo l'approdo sulla terraferma. L'alleggerimento della struttura dell'isola e' "un'ottima notizia" per il governatore siciliano, Nello Musumeci, che ora dice di aspettarsi "la dichiarazione dello stato d'emergenza chiesto dal Comune di Lampedusa e deliberato dalla Regione".
Dopo la decisione del governo di impugnare davanti al Tar l'ordinanza che prevedeva lo svuotamento e la chiusura degli hotspot e dei centri di accoglienza, per il presidente della Regione "i razzisti veri sono quelli che fanno finta di nulla davanti a tragedie, quelli del business dell'immigrazione e dell'accoglienza. Noi abbiamo sempre detto no ai mercanti di uomini che solo una politica seria puo' bloccare. La nostra e' una battaglia di civilta'. Che non si fermera'".
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