Cronache
Palazzo in fiamme, il quadro si aggrava. Ipotesi di reato: disastro colposo

Torino, la posizione del saldatore che stava installando una cassaforte in un attico si complica: pericolo per la pubblica incolumità
Palazzo in fiamme, il quadro si aggrava. Reato: disastro colposo
Resta un giallo la causa dell'incendio scoppiato in una casa in pieno centro a Torino, generato fcon ogni probabilità dall'installazione di una cassaforte in un attico. Una scintilla - si legge sulla Stampa - ha innescato il fuoco e nel sottotetto e da lì c'è stata l'evacuazione di tutti i condomini presenti, grazie al pronto intervento della portinaia dello stabile, a due passi dalla stazione di Porta Nuova e della polizia. I pm valutano se mantenere l’ipotesi di reato di incendio colposo o introdurre il titolo di disastro colposo nei confronti del saldatore, unico indagato per ora. L’unico attico messo sotto sequestro dagli inquirenti è quello da cui si è propagato l’incendio e non l’intero piano delle mansarde come era stato spiegato alcune ore fa.
Continua il via vai dei condomini, nel tentativo di recuperare i propri averi. "Sa che effetto fa trovarsi a trascorrere due settimane con una vita dentro una busta dell’Ikea? Una cosa folle. In più - spiega alla Stampa un'inquilina di un appartamento di quel palazzo - ci è stato detto che quando torneremo in casa sarà un rientro a metà. Niente utenze, niente luce, niente gas o almeno questo è il rischio". Nessuna novità sui tempi di rientro dei primi inquilini. Per il capo della Protezione Civile potrebbero volerci due settimane per coloro che abitano fino al terzo piano: «prima andrà rimosso il carico delle travi e degli abbaini collassato sul solaio del quarto piano». Per il rientro nelle mansarde serviranno mesi.