Rider bambini, la morte di Leo e il brutale "meccanismo delle sostituzioni" - Affaritaliani.it

Cronache

Rider bambini, la morte di Leo e il brutale "meccanismo delle sostituzioni"

Di Redazione Cronache

L'inquietante fenomeno che sta prendendo piede nel mondo della consegna a domicilio. Adulti che cedono il loro account a minorenni in cambio di una quota

Rider bambini, così gli adulti fregano l'algoritmo e sfruttano minori in cerca di denaro

Nel mondo si sta diffondendo una pratica che preoccupa, sono sempre di più i rider bambini. Le consegne a domicilio di cibo vengono effettuate da giovanissimi, in violazione di tutte le regole sui minorenni. L'inquietante fenomeno é stato svelato da un'inchiesta della Bbc. A quanto pare, l'algocrazia - la dittatura degli algoritmi - non si ferma davanti a nulla, ed ora arriva a coinvolgere nelle sue forme più deteriori - riporta Gambero Rosso - anche i ragazzi più giovani, quelli che per legge non potrebbero lavorare. Il lavoro dei giornalisti anglosassoni è partito dalla morte di Leo, un 17enne che lavorava come rider ed è arrivato a disvelare una sorta di mercato nero degli account all'app di consegna.

Leggi anche: Confindustria, testa a testa Orsini-Marenghi. Ma la vera battaglia è sui vice

Leggi anche: Inter d'Arabia, Zhang-Suning: accordo con Qatar Aiways. E regalo ai tifosi...

Leggi anche: Sinner favoloso: Djokovic ko. Atp Finals, semifinale? Match con Rune decisivo

Leo - prosegue Gambero Rosso - aveva ottenuto l'account da un adulto, che glielo aveva prestato in cambio di una quota settimanale. Il ragazzo era consapevole di lavorare illegalmente, ma aveva bisogno di denaro e si è fatto ugualmente avanti. E ha lavorato per molto tempo. Fino a quando il 20 luglio 2021 è morto in un incidente stradale. La famiglia di Leo ha criticato l'azienda per non aver fatto nulla per impedire che il giovane lavorasse illegalmente. Deliveroo, l'azienda in questione, ha affermato di avere un "approccio di tolleranza zero" nei confronti dei rider non idonei, ma ha riconosciuto che il sistema è in qualche modo aggirabile attraverso il "meccanismo delle sostituzioni". E dunque "esposto agli abusi".