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Culture
Angelo Gaccione, conversazione sulla scrittura poetica oggi

Bonomo: Senta, Gaccione, ma in fondo a cosa serve la poesia oggi?

Gaccione: Accogliendo la provocazione della sua domanda potrei risponderle, altrettanto provocatoriamente, a nulla. E tuttavia resta un nulla assolutamente indispensabile: come la musica. Riesce ad immaginarsi la nostra civiltà occidentale senza la musica?

B: Ci sono forme di scrittura che ci aiutano a capire la realtà…

G: La poesia, la buona poesia, ci aiuta a capirla in maniera addirittura più profonda; senza contare che nessun’altra forma espressiva riesce a cogliere i nostri sentimenti, la nostra interiorità, il nostro disagio, come la poesia. Tant’è vero che il fior fiore di psichiatri, psicanalisti, psicologi, educatori, ricorrono alle parole dei poeti per le loro indagini. I cartelli più interessanti durante le grandi manifestazioni sui mutamenti climatici, erano quelli che riportavano versi di poeti; e le frasi più efficaci erano quelle ricavate dai libri di scrittori. E non è un caso che nei momenti di gravi conflitti politici e sociali, i protagonisti ricorrono ai canti e ai versi dei poeti.

B: Ma spesso la poesia usa un linguaggio difficile rispetto alle capacità di un lettore comune che finisce per scoraggiarsi.

G: Tutta la poesia dei grandi poeti classici è profonda e comprensibile allo stesso tempo. E in ogni caso la mia è comprensibilissima; e poi un po’ di oscurità non guasta: è il suo fascino, come per certi dipinti dell’arte contemporanea.

B: Mi hanno molto colpiti i versi del componimento numero 43 della prima sezione del libro, quella intitolata “Per il verso giusto”. Vorrei citarli per intero:

Se la vostra anima è nera,

il vostro verso sia,

limpido più del cristallo.

Conosce il valore della luce,

solo chi ha toccato,

il fondo della notte.

Sono versi bellissimi.

G: Come vede in questa poesia invito i poeti a rendersi comprensibili al grande pubblico; ad arrivare ai loro cuori e alla loro intelligenza.

B: Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla brevità e dalla profondità dei versi di questa sua raccolta.

G: Ha ragione, a volte bastano pochissime parole per andare al fondo delle cose.

B: Mi citi uno dei testi per lei più significativi della raccolta.

G: Ce ne sono diversi, ma i tre versi del componimento numero 13 penso che non le dispiaceranno:

Si lavò a lungo le mani,

le strofinò con cura:

era denaro che grondava sangue.

 

Gaccione, Spore prima di copertina
 

 

Angelo Gaccione

Spore

Edizioni Interlinea, Novara, 2020

Pagg. 90, € 12,00

La recensione

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