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Culture
Ferdinando Scianna, nei suoi scatti un viaggio lungo sessant’anni di carriera
Parigi, 1989© Ferdinando Scianna

Ferdinando Scianna: Viaggio Racconto Memoria, in mostra fino al 5 giugno a Palazzo Reale di Milano

Ogni fotografia racchiude in sé una storia, a saperla ascoltare. Tra ombre e luci, gioia e sofferenza, miti e riti, bambini e modelle Scianna si è interrogato a fondo sulla riproduzione del reale, così da privilegiare una descrizione il più possibile aderente all’oggettività.

L’ampia antologica Ferdinando Scianna. Viaggio Racconto Memoria, ospitata fino al 5 giugno a Palazzo Reale di Milano, rende omaggio al grande fotografo 78enne. La rassegna è organizzata in sezioni con andamento tematico e cronologico: oltre 220 immagini su argomenti cui l’artista affianca una presentazione.

L’approccio di Scianna alla narrazione prende origine dalle proprie radici: la Sicilia, la sua luce, i suoi profumi. Quella luce abbagliante di Bagheria, il paese in provincia di Palermo dove nacque, da cui non ha più smesso di ripararsi, creando nelle sue immagini l’ombra.

“Ho cominciato a fotografare intorno ai diciassette anni e la Sicilia era là. Ho cominciato a fotografare perché la Sicilia era là”, afferma. Abile nei contrasti, realizza scatti in bianco e nero pulitissimi: protagonisti contadini, ragazzini, scorci di paese, feste, processioni… frammenti di quotidianità che formano una storia composita; espressioni di un bisogno di raccontare, dove il ricordo assume un’importanza fondamentale nella sua visione fotografica.

La prima figura chiave della sua vita fu Leonardo Sciascia e dalla loro amicizia nacquero diverse collaborazioni: pubblicazioni con testi dello scrittore e foto dell’artista.

Marpessa. Caltagirone, 1987 © Ferdinando SciannaMarpessa. Caltagirone, 1987 © Ferdinando Scianna
 

Una sala è dedicata ai ritratti scattati all’amico siciliano; mentre in un’altra sono esposti alcuni saggi critici e storici, libri illustrati e cataloghi, tra gli oltre cento realizzati nella sua lunga carriera. Negli anni Settanta il giovane Scianna lascia la sua terra per partire alla volta di Milano, dove inizia a lavorare come fotografo e giornalista presso la redazione dell’Europeo.

Tornerà ripetutamente in Sicilia per fotografare la sua gente, le sue tradizioni e la sua magia fuori dal tempo, per poi pubblicare nel 1977 il volume Les Siciliens da cui rimase molto colpito Henri Cartier-Bresson, secondo personaggio chiave della sua esistenza.  Fu proprio grazie al maestro francese che nel 1982 entrerà a far parte della Magnum Photos, primo fotografo italiano.

Moltissimi i suoi reportage, in bianco e nero, realizzati cercando sempre di vedere il senso e le emozioni che il mondo offre: nelle sale si susseguono una serie d’immagini che portano il visitatore attraverso viaggi in numerosi Paesi, dalla Bolivia alla Spagna, dal Messico alla Colombia, dall’India agli Stati Uniti…

Ha fotografato uomini, donne, bambini, animali, luoghi, momenti di vita quotidiana, di dolore, di gioia…si è persino cimentato nella moda, senza farsi prendere però dal glamour. Nel 1987 i due stilisti Dolce e Gabbana gli commissionarono un servizio con la modella Marpessa: tra Bagheria, Palermo e Caltagirone, Scianna rievoca spazi a lui ben noti. Riaffiora il pittoresco mondo di sensazioni, odori, feste e rituali e le strade della Sicilia sostituiscono il set fotografico. 

“Mi colpì il suo sguardo verde, splendente ma inquieto, imbarazzato, non so se leggermente sulla difensiva. Forse anch’io ero sulla difensiva”, ricorda l’artista. “Della fotografia si è detto che salva istanti di vita nel momento stesso in cui li uccide. C’è vita e morte nel sonno e nella fotografia…” scrive Scianna.

Ritratto di Ferdinando SciannaRitratto di Ferdinando Scianna
 

Ferdinando Scianna. Viaggio Racconto Memoria

Palazzo Reale – Piazza Duomo 12 – Milano

22 marzo –5 giugno 2022

Orari: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica: 10.00–19.30; giovedì: 10.00 –22.30; lunedì chiuso

Catalogo: Marsilio Editori 

 

 

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