Culture
Il sibilo dell’ufo triangolare sul Parco Nazionale degli Abruzzi






















Nel video originale, l’ufo di Lecce nei Marsi nel Parco Nazionale degli Abruzzi, sembra non molto grande. Tuttavia, i ricercatori del C.UFO.M. cioè Centro Ufologico mediterraneo ci hanno lavorato parecchio ed hanno tirato fuori il meglio possibile mettendo in risalto, compatibilmente con la non eccelsa qualità delle immagini, il misterioso oggetto a forma di triangolo equilatero che alle ore 18 e 30 del 18 novembre 2013 sorvolava il paese della provincia aquilana. Nel frattempo si sono conosciuti altri particolari dell’avvistamento, come comunicato dal presidente Angelo Carannante. I testimoni, contrariamente a quanto inizialmente si era detto, al passaggio dell’enorme ufo proprio sopra le loro teste, udivano un cupo rumore simile ad un sibilo, ma non un rumore di motori che si ascolta quando da quelle parti passano dei velivoli conosciuti che, tra l’altro, sono molto lontani e non addirittura a 100 metri circa di quota come hanno visto loro. Altri particolari già conosciuti, insieme ad altri che sono emersi dalle ultime indagini degli inquirenti mediterranei sono a disposizione sul sito ufficiale www.centroufologicomediterraneo.it dove è postato finalmente il video sia in originale che nella versione filtrata che tanta attesa aveva suscitato dopo che nei giorni scorsi era stato preannunciato dal C.UFO.M.. Così, si è anche saputo che i video realizzati sono tre e con tre apparecchi differenti che si sta ora tentando di acquisire in alta definizione. Si era anche detto sui media che sembrava che l’ufo triangolare avesse rilasciato degli oggetti più piccoli, ma dagli accertamenti ed analisi eseguiti sulle immagini si deve presumibilmente attribuire l’effetto ai filtri applicati alle immagini. In proposito però, gli esperti del C.UFO.M. si chiedono perché il fenomeno si verifichi solo in un certo punto, per cui non si esclude che il fenomeno non fosse da attribuire ai pixel dell’immagine. Occorreranno ulteriori accertamenti. I testimoni dell’evento ufologico erano 4 e la presenza dell’oggetto in cielo si è protratta per oltre due minuti di cui i testimoni sono riusciti a riprendere circa un minuto. Tra le possibilità di spiegazione convenzionale, vi è la possibilità che l’oggetto volante non identificato fosse uno di quei droni di notevoli dimensioni e forse di ultima generazione che producono bassissime emissioni sonore. Rimane nondimeno, il mistero delle luci poste ai tre vertici che sembrano accendersi e spegnersi in un modo non regolare. Non da prendere in considerazione a parere dei tecnici del C.UFO.M., sono manipolazioni dei filmati che sono valorizzati anche dalla presenza di punti di riferimento nelle riprese quali vegetazione ed edifici. Dal quartier generale del Centro Ufologico mediterraneo trapela che se dall’analisi dei filmati in alta definizione, sempre che li si riesca ad acquisire, usciranno nuovi elementi per chiarire il caso, essi saranno tempestivamente comunicati per contribuire a chiarire l’enigma ufo.
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