Jack Savoretti. Lo "Sweet hurt tour 2014" sbarca al Collezione Peggy Guggenheim di Venezia - Affaritaliani.it

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Jack Savoretti. Lo "Sweet hurt tour 2014" sbarca al Collezione Peggy Guggenheim di Venezia

di Debora Gandini

C'è chi l'ha definito "il cantautore rivelazione della musica inglese" . Una definizione che però gli sta stretta. Jack Savoretti, classe 1983, artista "made in UK" ma di origini italiane, è diventato ormai una certezza nel panorama musicale europeo. Il suo sound è un mix mix brit-pop, indie, e folk-rock.

3 album di successo (Between the Minds, 2007, Harder Than Easy, 2009 e Before the Storm, 2012), e molta gavetta in giro per locali e festival. Forse non tutti lo sanno, ma il trentenne londinese lo scorso anno è stato supporter di Bruce Springsteen all'Hard Rock Calling di Londra, mentre la sua voce risuonava nei brani inseriti in serie tv di culto come The Vampire diares e Sons of Anarchy.
Ora, dopo il tour del mese di marzo, Savoretti torna in Italia per altri sei concerti estivi con il suo "Sweet Hurt Tour 2014″. Ospite di Airadio, da Formentera ci ha raccontato la sua passione per la musica italiana e i suoi progetti per il futuro.

Jack sei ormai un personaggio conosciuto. Sappiamo che ti dividi tra la Spagna, l'Italia, e la Gran Bretagna.
"Si. Sono nato a Londra, dove vivo. Ma ho un legame fortissimo con l'Italia. Mio padre è di Genova. Una terra quella ligure che amo moltissimo."

Com'è nata questa tua passione per la musica?
"Io ho sempre cercato di fare quello che fanno i cantautori italiani. Raconare storie. Questo è il mio leit-motiv. Sono sempre stato molto influenzato dai cantautori itlaiani degli anni '60. Diciamo che sono sempre stato innamorato da questo modo di fare e scrivere musica. Ovvero fare canzoni che sembrano delle fotografie."

Ti hanno definito "il prodigio della musica inglese". Un complimento che però a te non piace molto. Perchè?
"Ma forse perchè le critiche nel bene e nel male distraggono sempre. Io cerco di non prendermi troppo sul serio e di continuare sulla mia strada."

Tornando alle tue influenze musicali. A chi ti sei, in qualche modo, ispirato?
"Guarda, sono cresciuto in Inghilterra, con un padre italiano. Quindi in casa si ascoltava molta molta musica italiana. E questa sicuramente ha lasciato un segno molto forte."

Quali cantanti ascoltavi?
"Ascoltava tantissimo Lucio Battisti. Ma anche Francesco De Gregori, Francesco Guccini, Lucio Dalla, insomma i classici cantautori che hanno contruibuto a rendere unica la musica italiana nel mondo."

Questo mese, il 22 luglio, terrai un concerto in una location molto particolare.
" Si, suonerò, al tradizionale concerto di Venezia Jazz Festival, alla Collezione Peggy Guggenheim. Sarà un live molto importante. Sono molto emozionato anche perchè io non sono mai stato a Venezia.

Sarà una serata da ricordare, almeno questo è quello che mi stanno dicendo tutti.
"Si infatti. La location è molto prestigiosa e insolita.

Secondo rumors, si dice che hai in programma un duetto con un cantante o una cantante famosa del nostro panorama musicale. Confermi o smentisci?
"Quello che posso dire è che ci sono in programma varie collaborazioni. L'Italia è una piazza importante e mi piacerebbe tanto nel giro musicale italiano. Ci sono tanti talenti che non sono vengono supportati o non vengono sostenuti come si dovrebbe. Quindi "seurli in due si fa più rumore". Non voglio fare nulla di forzato. Ma con il mio entourage ci stiamo lavorando. "

Jack Savoretti tour 2014
22 luglio – Venezia, Peggy Guggenheim Collection
24 luglio – Rocca di Carmignano (Prato)
25 luglio – Bologna, Salotto del Jazz
27 luglio – Fano, Fish House (ospite di POV Music Contest)
29 luglio – Genova, Piazza delle Feste (Porto Antico)
31 luglio – Palmanova (Outlet Village)