Londra, la Kinetica Art Fair conquista il pubblico - Affaritaliani.it

Culture

Londra, la Kinetica Art Fair conquista il pubblico

Le opere che piacciono di più ai bambini sono i sarcofaghi di faraoni in versione ologramma, forse perché ricordano La Mummia. Poi ci sono cavalli, di tutti i tipi. Dai libri meccanici che mostrano gli animali in movimento  al cavallo al galoppo a grandezza naturale, composto soltanto di luce, realizzato da Remi Braun. E ancora: piramidi di luce, in uno spazio che sembra rubato agli scenografi di Tron; cascate di fibre ottiche illuminate, che formano figure umane; mani robotiche che sembrano alludere a una misteriosa conoscenza ultima delle cose. Fino al 3 marzo si svolge a Londra la Kinetica Art Fair, una fiera dedicata all’arte cinetica, robotica, elettronica e ai nuovi media. Non si tratta solo di una mostra, la kermesse londinese rappresenta il panorama tecnologico verso il quale si stanno muovendo le nuove scoperte scientifiche e racconta attraverso leopere dei più grandi artisti contemporanei il nuovo universo estetico di riferimento dell'arte e della cultura.

 

Grande successo hanno riscosso le grandi sculture in 3D create da Holotronica, la sagoma interattiva creata dall’artista olandese Titia Ex e l’ibrido uomo-animale-macchina inventato da Chirstiaan Zwanniken, con un esoscheletro metallico. I fiori di luce di Alistair Burleigh sono state considerate la Primavera dell'arte digitale contemporanea. Mentre i raggi e le geometrie di David Ogle rappresentano il primo caso in cui lo spettatore può "entrare" in un’opera d’arte, interagire con le sue forme, diventarne parte.
 
“Cinetico” è un aggettivo che deriva dalla parola greca kinesis e vuol dire “movimento”: la fiera raccoglie decine di installazioni, sculture ed opere d’arte che prevedono un movimento delle parti o che dipendono direttamente dal moto per trovare la loro ragione di essere. L’evento è prodotto ogni anno dal Kinetica Museum di Londra.