Economia
Assegno unico maggio 2025: quando arrivano i bonifici dall'Inps e chi avrà più soldi. Date e rivalutazioni
Si parte da martedì 20, ma non per tutti. Le novità

Da quest'anno i pagamenti dell’assegno unico hanno subito un ritardo di circa cinque giorni rispetto alle consuete scadenze
Assegno unico maggio 2025, quando arrivano i pagamenti dall'Inps? Moltissime famiglie se lo chiedono visto che ad oggi, domenica 18 maggio, nel cassetto previdenziale quasi nessuno ha ancora la comunicazione del pagamento di questo mese. Ma non c'è da preoccuparsi, l’Inps ha confermato che, per le domande senza variazioni, gli accrediti partiranno da martedì 20 maggio.
Per chi ha presentato una nuova domanda o ha apportato modifiche, il pagamento sarà effettuato generalmente nell’ultima settimana del mese successivo all’approvazione, con i primi bonifici previsti da lunedì 26 maggio. La tempistica resta variabile, ma la finestra di riferimento è ben definita.
Da quest'anno i pagamenti dell’assegno unico hanno subito un ritardo di circa cinque giorni rispetto alle consuete scadenze. Il motivo principale è l’adesione dell’Inps al nuovo sistema di Reingegnerizzazione delle procedure di Tesoreria (Re.Tes) della Banca d’Italia. In un messaggio ufficiale del 19 febbraio 2025, l’Inps ha chiarito che, per i mesi da febbraio a giugno, gli accrediti per le prestazioni in corso senza variazioni saranno effettuati a partire dal giorno 20 di ogni mese. Per le prime rate o per le domande oggetto di conguaglio, il pagamento avverrà nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione o alla modifica della domanda, come da prassi consolidata.
Da febbraio 2025, l’assegno unico è stato oggetto di rivalutazione in base ai dati Istat sull’inflazione, con conseguenti aumenti degli importi per molte famiglie. Tuttavia, chi non ha ancora presentato la nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica riceverà l’importo minimo, con la possibilità di recuperare la cifra spettante e gli eventuali arretrati presentando la Dsu aggiornata entro il 30 giugno. Per monitorare lo stato dei pagamenti, è possibile accedere al portale Inps tramite il Fascicolo previdenziale del cittadino, selezionando la sezione “Prestazioni” e poi “Pagamenti”, oppure utilizzare l’applicazione MyInps. Il portale consente anche di verificare la durata del beneficio, lo stato delle domande e gli importi spettanti, oltre a segnalare eventuali sospensioni in caso di “Domanda di assegno unico decaduta”.
Da gennaio 2025, gli importi dell’assegno unico sono stati rivalutati dello 0,8% per adeguarsi all’inflazione. Le cifre variano in base all’ISEE, all’età dei figli e a condizioni specifiche:
201 euro mensili per figlio minorenne con ISEE fino a 17.227,33 euro;
57,50 euro per figlio minorenne con ISEE superiore a 45.939,56 euro o senza ISEE;
97,70 euro per figli maggiorenni (18-20 anni) studenti, tirocinanti o disoccupati;
120,60 euro di maggiorazione per figli con disabilità grave;
34,40 euro per nuclei con entrambi i genitori lavoratori.
Sono previste ulteriori maggiorazioni per famiglie numerose, madri under 21 e figli sotto l’anno di età, con incrementi fino al 50% dell’importo base.