Atlantia ha archiviato il primo semestre del 2020 registrando una perdita di 772 milioni di euro, rispetto all'utile rilevato nel primo semestre del 2019 pari a 594 milioni di euro. I ricavi operativi sono pari a 3,7 miliardi, in diminuzione di 1,89 miliardi o del 34% su base annua. Risultati, come spiegato dal gruppo in una nota, che "risentono dell'impatto della pandemia causata dal Covid-19 sulle concessionarie del gruppo e recepiscono ulteriori accantonamenti per circa 700 milioni di euro in relazione al completo accantonamento degli impegni assunti da Autostrade per l'Italia, aumentati a 3.400 milioni, nell'ultima proposta transattiva formulata al Governo".
Nel periodo, gli investimenti operativi sono stati complessivamente pari a 633 milioni di euro, in diminuzione di 182 milioni di euro (-22%).
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2020 risulta essere di 39.166 milioni di euro, in aumento di 2.444 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 essenzialmente per gli effetti connessi all’acquisizione e al consolidamento di Rco (complessivamente 3.126 milioni di euro).
Riguardo alle ipotesi di separazione tra Atlantia e Autostrade per l’Italia, è previsto un Consiglio di Amministrazione straordinario della società per il prossimo 3 settembre per esaminare il “progetto di scissione”.
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