Economia
Banche, Draghi spegne l'incendio: "Hanno alte garanzie. No richieste sul capitale"

Mario Draghi raccoglie l'assist fornitogli da una domanda rivoltagli nella tradizionale conferenza stampa post-consiglio direttivo per "scendere in campo" in prima persona per rassicurare sulle banche italiane, sulle istituzioni europee in generale, e sul fatto che la vigilanza europea non ha pretese irragionevoli sulla gestione dello spinoso problema dei crediti deteriorati.
"Sappiamo benissimo che richiederanno tempo", ha detto nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo. Quanto alle anche italiane, sulla base della valutazione complessiva (comprehensive assessment) condotta lo scorso anno, e rispetto alla quale, ha precisato, "non c'è nulla di nuovo, hanno accantonamenti simili a quelli dell'area euro e hanno anche un alto livello di garanzie e collaterali".
Peraltro, le richieste di informazioni (qualitative) che la Bce ha avanzato a diverse banche, anche italiane, sui crediti deteriorati non porteranno a nuove richieste di accantonamenti, né di raccolta di nuovo capitale, oltre a quelle che erano state già avanzate nella valutazione complessiva del settore effettuata nel 2015.
Sulla tensione dei mercati delle ultime sedute, Draghi ha parlato di una "percezione significativamente confusa" degli operatori della richiesta di informazioni sui crediti deteriorati giunta da Francoforte. Draghi ha poi sottolineato, citando l'esempio dell'Irlanda, che affrontare un problema come i crediti deteriorati delle banche "non richiede un breve periodo, richiede anni", laddove "ci sono ottimi motivi per tornare alla normalità".
Un gestore definisce le parole di Draghi sulle banche italiane "rassicuranti". Il presidente della Bce ha aggiunto anche che l'assessment in corso da parte dell'istituto di Francoforte, che non riguarda peraltro solo banche italiane, è volto a trovare le best practice sugli Npl tra i Paesi. Immediata la reazione a Piazza Affari dei titoli bancari che hanno registrato corposi recuperando il terreno perduto nelle precedenti sedute: Mps +40%, Bper +9,98%, Unicredit +8,09%, Banco Popolare +6,85%, Ubi Banca +6,71%, Banca Popolare di Milano +6,26%, Intesa Sanpaolo +3,46%. Banca Carige, invece, è stata sospesa con un +29,3% teorico.
