Economia
BancoBpm, nel futuro altri tagli. Ricetta Banca Intesa con Bper

Già archiviate le strategie disegnate solo 2 mesi fa. Le tensioni sul piano post-Covid e l'opzione PopEmilia che porteranno in dote altre riduzioni di costi
I sindacati “devono pur sempre fare il proprio lavoro”, ma presto o tardi, commentano con Affaritaliani.it alcuni analisti della city milanese, “finiranno schiacciati dal peso della realtà”, che è fatta non solo dell’impatto economico negativo che la crisi scatenata dal Covid-19 sembra destinata a produrre anche a medio termine (una minore crescita del Pil che comporterà minore possibilità di sviluppo anche dell’attività creditizia, al contrario di quanto Castagna auspicava in un piano che ormai sembra appartenere a un’era geologica precedente), ma anche della crescente concorrenza dei gruppi fintech e dell’accelerazione nella transizione dall’uso del contante a quello della moneta elettronica e dei relativi servizi, necessariamente meno “labour intensive”.
Il Ceo di Bper Alessandro Vandelli
L’eventuale matrimonio con Bper Banca potrebbe offrire maggiori garanzie che non il cercare di rimanere “stand alone”, ma finirebbe probabilmente con l’alzare ulteriormente la posta in termini di taglio dei costi, chiusure di filiali e riduzione del personale, rischiando di portare ad uno scontro frontale (forse comunque inevitabile nei prossimi anni) col sindacato.
Peraltro una simile mossa potrebbe aprirebbe nuovi scenari anche per Anima Holding (di cui Banco Bpm è tuttora il principale azionista col 15,45%) in vista di una possibile operazione con Arca Sgr, (controllata da Bper Banca al 57%), ipotesi “che di fatto allargherebbe il buffer di capitale per la ristrutturazione”, sottolineano gli uomini di Fidentiis. E che accelererebbe la riorganizzazione del business, dando maggior peso al wealth management, quasi a seguire l’esempio dalla ricetta utilizzata da Carlo Messina per Intesa Sanpaolo.