Economia
Bollette alle stelle, le proteste: "Conti sbagliati". Il caso adesso diventa politico
Scontro tra Arera e i produttori. Le opposizioni chiedono al ministro Pichetto Fratin di riferire in Aula

Bollette alle stelle, lo scontro (anche politico)
I costi delle bollette dell'energia schizzano ancora una volta alle stelle in Italia, ma sui motivi è scontro e c'è un rimbalzo di colpe che porta anche al coinvolgimento della politica. Visto che adesso sono le opposizioni ad alzare la voce e a chiedere al ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin di riferire in Aula. Ma cosa sta succedendo? Scontro tra l’Arera e i produttori di energia. L’Autorità - riporta La Stampa - accusa le società di aver alzato i prezzi per fare extraprofitti, ma non è in grado di dimostrarlo. Il comparto delle industrie ribatte dicendo che i calcoli dell’Arera non stanno in piedi perché "sottostimano i reali costi di produzione", visto che gli impianti già oggi lavorano in perdita.
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Il rapporto annuale dell'Arera è chiaro nel sottolineare l'anomalia sui prezzi ma lo è altrettanto nell'indicare - prosegue La Stampa - che non ci sono le prove di una sistematica speculazione per gonfiare le bollette: "La natura generale e conoscitiva dell’indagine non consente di attribuire automaticamente alle suddette condotte una connotazione abusiva sotto il profilo Remit, il regolamento europeo". I produttori parlano di ipotesi prive di fondamento. Elettricità Futura, l’associazione del settore elettrico di Confindustria che rappresenta oltre il 70% del mercato, nega la speculazione: "Il rapporto Arera non ha evidenziato alcun comportamento illecito da parte delle società produttrici, allo stato attuale non è possibile attribuire una connotazione abusiva ai comportamenti osservati".