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Economia
Borse, Novavax e Moderna non bastano a frenare il calo dei listini

Partenza di settimana in calo per l'azionario europeo

Timori per possibili nuovi lockdown a causa della variante Omicron e stop al maxi piano Usa su clima e welfare "Build back better" da quasi 2.000 miliardi di dollari. Partenza di settimana in calo per l'azionario europeo: Francoforte veste la maglia nera dei listini del Vecchio Continente, lasciando sul terreno l'1,88%, immediatamente seguita da Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha perso l'1,63%, comunque sopra i minimi di seduta. A Parigi il Cac40 ha perso l'0,82%. Milano ha lasciato sul terreno l'1,63%.

Un ulteriore elemento negativo per i mercati azionari è arrivato dalla Cina, dove la banca centrale ha deciso di tagliare il "loan prime rate", che molti osservatori interpretano come risposta a un rallentamento dell'economia più marcato del previsto. Gli investitori appaiono preoccupati per la possibilità che vengano introdotte nuove misure restrittive per contrastare la diffusione della variante Omicron del coronavirus: dopo i Paesi Bassi anche Germania e Regno Unito (in entrambi i Paesi circolano voci di un lockdown "soft" a partire dal 28 dicembre) dovrebbero varare ulteriori limitazioni. Sul fronte vaccini, tuttavia, sono arrivate indicazioni positive: l'Ema ha approvato il vaccino Novavax e Moderna ha comunicato che la dose booster aumenta la protezione anche contro Omicron, variante su cui partiranno sperimentazioni per un vaccino specifico.

Intanto, dagli Usa il "no" annunciato del senatore democratico Joe Manchin al piano di Biden - considerato importante per la ripresa economica - fa mancare per ora i numeri per l'approvazione al Senato. Questo ha provocato un immediato taglio delle stime alla crescita del Pil degli Stati Uniti da parte di Goldman Sachs (nel primo trimestre 2022, crescita rivista dal 3% al 2%). Tornando ai titoli, a Milano forti vendite sulla maggior parte dei comparti, dagli industriali ai finanziari.

In coda al Ftse Mib ha chiuso Cnh Industrial -3,93%, con Stellantis -3,62%, frenando anche l'azionista Exor -3,89%. Sul mercato dei cambi, l'euro vale 1,1298 dollari (1,1257 in avvio e 1,1277 venerdì in chiusura) e 128,137 yen (127,73 e 128,10), quando il dollaro passa di mano a 113,4075 yen (113,47 e 113,73). In deciso calo, infine, il prezzo del petrolio: il contratto consegna Febbraio sul Brent del Mare del Nord scende del 5,22% a 69,68 dollari al barile e quello di pari consegna sul Wti del 5,84% a 66,59 dollari al barile.

Secondo Jeffrey Halley, senior market analyst di Oanda, "a dicembre la vincitrice è V per Volatilità" e "bisogna fare attenzione". Anche Michael Hewson, chief market analyst di CMC Markets, ha sottolineato come a catalizzare l'attenzione sia l'aumento dei casi di contagio da variante Omicron, con la possibile prospettiva di nuove restrizioni nel periodo natalizio e di Capodanno.

Nei Paesi Bassi, ha ricordato Hewson, è già stato annunciato un nuovo lockdown, mentre altri Paesi in Europa stanno pensando a nuove restrizioni. Hewson si attende che, in questo contesto, in generale questa settimana sia caratterizzata da un andamento altalenante sui mercati azionari. 

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