Borse, niente venerdì nero per i mercati. Ma la tassa sulle banche in Manovra frena Piazza Affari (-1,5%) - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 18:28

Borse, niente venerdì nero per i mercati. Ma la tassa sulle banche in Manovra frena Piazza Affari (-1,5%)

Piazza Affari chiude in calo, ma evita il temuto “venerdì nero”. Come sono andati i mercati oggi

Borse europee, come è andata la giornata 

Piazza Affari chiude in calo, ma evita il temuto “venerdì nero”. Il Ftse All Share ha perso l’1,42%, appesantito soprattutto dai titoli bancari, sotto pressione per le indiscrezioni sulle misure fiscali attese nella prossima manovra. Nel resto d’Europa, Francoforte ha segnato la peggiore performance con un ribasso dell’1,76%, seguita da Londra (-0,86%), Amsterdam (-0,33%) e Madrid (-0,29%). Parigi ha contenuto le perdite a -0,18%, sostenuta dal clima politico più stabile dopo che il nuovo primo ministro Sébastien Lecornu ha ottenuto la fiducia dell’Assemblea Nazionale. Ora l’attenzione si sposta sul dibattito parlamentare relativo alla legge di bilancio per il 2026.

Tornando a Milano, le vendite si sono concentrate sul comparto bancario, penalizzato dai rumor secondo cui nella manovra potrebbe essere previsto un aumento dell’Irap del 2% e l’introduzione della possibilità di affrancare gli utili accantonati nel 2023, rendendoli distribuibili ai soci ma tassabili con un’aliquota del 27,5%. Considerando solo le principali banche quotate, si parla di circa 4,6 miliardi di euro accantonati due anni fa. Se interamente affrancati, questi genererebbero un gettito fiscale stimato di 1,27 miliardi di euro, di cui 569 milioni da Intesa Sanpaolo, 302,5 milioni da UniCredit, 105 milioni da Banco BPM, 87 milioni da BPER, 86 milioni da MPS, 62 milioni da Mediobanca, 29 milioni dalla Popolare di Sondrio e 26 milioni da Credem.

Oltre alle banche, sono state colpite anche alcune blue chip industriali e finanziarie: Prysmian ha perso il 3,36%, Poste Italiane il 2,28% e Azimut il 2,24%. In calo anche Generali (-2%), con il comparto assicurativo che resta in attesa di dettagli sulle nuove richieste del governo. Tra i pochi titoli in rialzo si sono distinti Stellantis (+0,87%), Terna (+0,83%) ed Eni (+0,53%), che hanno chiuso la seduta in territorio positivo. Fuori dal Ftse Mib, spicca il balzo di Eph, che ha guadagnato il 37,61% dopo che il consiglio di amministrazione ha accettato l’offerta vincolante presentata da Rona Limited Company. L’accordo prevede un intervento complessivo di 10 milioni di euro nel capitale sociale della società. Bene anche De’ Longhi, in crescita del 4,1%, mentre ha subito un forte calo Avio, che ha chiuso la giornata con un -8,84%.