Conto Termico 3.0, dal 2025 incentivi più semplici e veloci per la transizione energetica - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 18:39

Conto Termico 3.0, dal 2025 incentivi più semplici e veloci per la transizione energetica

Il nuovo Conto Termico 3.0, in vigore dal 25 dicembre 2025, punta a semplificare gli incentivi per la riqualificazione energetica, ampliando la platea dei beneficiari e accelerando la sostituzione degli impianti inquinanti con soluzioni rinnovabili

di redazione economia

Conto Termico 3.0: incentivi rinnovati per la transizione energetica

Il Conto Termico 3.0 si prepara a entrare in vigore - ufficialmente dal 25 dicembre 2025 - come una delle leve più concrete per sostenere la transizione energetica in Italia. Evoluzione del precedente Conto Termico 2.0, il nuovo schema di incentivi fiscali punta a semplificare le procedure di accesso, ampliare la platea dei beneficiari e accelerare la diffusione di tecnologie rinnovabili ed efficienti per il riscaldamento e la produzione di energia termica.

Gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), il meccanismo prevede rimborsi diretti per chi sostituisce vecchi impianti a combustibili fossili con sistemi più puliti e performanti. Gli incentivi potranno coprire fino al 65% della spesa sostenuta, ma in alcuni casi arrivare anche al 100% per gli enti pubblici.

Il Conto Termico 3.0 introduce una digitalizzazione completa dell’iter di richiesta, con moduli semplificati e tempi di erogazione più rapidi. Una delle novità più significative riguarda proprio l’allargamento della platea: oltre a pubbliche amministrazioni e privati cittadini, potranno accedere le imprese del terziario non residenziale, gli enti del Terzo Settore iscritti al RUNTS, i condomini e le comunità energetiche rinnovabili.

Per la Pubblica Amministrazione, il provvedimento riserva un’attenzione speciale: in alcuni casi l’incentivo potrà coprire il 100% delle spese, con priorità per Comuni, scuole, ospedali e strutture sanitarie situati in centri fino a 15.000 abitanti. Un segnale chiaro di sostegno alla riqualificazione energetica dei piccoli territori, dove le risorse per interventi strutturali sono spesso limitate.

Su questo fronte interviene Michela Pancaldi, ceo di Tecnocupole Pancaldi, azienda leader nella progettazione, produzione e installazione di lucernari in policarbonato e sistemi per l’evacuazione naturale di fumo e calore: “il Conto Termico 3.0 rappresenta per le Pubbliche Amministrazioni un’occasione reale per mettersi in regola e migliorare la sostenibilità del proprio patrimonio edilizio.

Interventi di rifacimento vecchie coperture, con sostituzione di lucernari o sistemi di evacuazione naturale del fumo e del calore, contribuendo alla riduzione delle dispersioni termiche e dei consumi, possono oggi beneficiare di incentivi significativi. È una misura che premia le scelte responsabili: consente di migliorare efficienza energetica, comfort e sicurezza degli edifici pubblici, valorizzando al tempo stesso l’uso di tecnologie italiane e filiere certificate. ed è quello che per esempio, abbiamo appena fatto con il Palazzetto dello Sport di Tortona, appena inaugurato”.

Un caso concreto che mostra come il Conto Termico 3.0 possa tradursi in progetti tangibili di riqualificazione, in grado di unire sostenibilità, sicurezza e valorizzazione delle competenze italiane. L’effettiva operatività del provvedimento, tuttavia, sarà legata ai decreti attuativi del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), che dovranno definire modalità e criteri di accesso agli incentivi.

Tra i comparti più interessati dal nuovo provvedimento c’è quello della biomassa, dove il rinnovamento del parco impianti rappresenta una sfida decisiva. Come spiega Alessandro Azzoni, ceo di Prometeo Stufe, azienda italiana che progetta e realizza soluzioni uniche e di design per il riscaldamento della casa, dalle stufe artigianali a legna o a pellet ai caminetti ad accumulo termico, “il Conto Termico 3.0 è un ottimo strumento per accelerare la necessaria e urgente transizione energetica verso fonti rinnovabili e sostenibili.

Nel settore della biomassa rappresenta una grande opportunità per rigenerare e sostituire migliaia di vecchie stufe e camini ormai inefficienti, inquinanti e spesso potenzialmente pericolosi, favorendo l’adozione di nuove soluzioni ad accumulo di calore, sicure, efficienti e a bassissimo impatto ambientale”.

Azzoni sottolinea come i sistemi di ultima generazione consentano oggi di ridurre drasticamente consumi ed emissioni, offrendo un risparmio reale sulle bollette. “Questi impianti, frutto di una tecnologia evoluta ma ispirata alla tradizione, permettono di riscaldare gli ambienti in modo omogeneo e duraturo, riducendo drasticamente consumi ed emissioni e garantendo un risparmio reale sulle bollette. In un momento di grande instabilità dei costi energetici, rappresentano una risposta concreta per chi desidera rendersi più autonomo dalle fonti fossili, scegliendo un calore pulito, sostenibile e consapevole.”

L’impatto del Conto Termico 3.0 si estende anche al fronte della mobilità elettrica, aprendo a tecnologie sempre più ibride e interconnesse. Come sottolinea Alberto Stecca, CEO di Silla Industries, pmi italiana che propone colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici innovative e con un elevato contenuto di tecnologia: “il nuovo Conto Termico rappresenta un aggiornamento importante e molto atteso: amplia l’accesso agli incentivi, riconosce il ruolo delle tecnologie più recenti come le pompe di calore in configurazioni ibride, e apre anche a realtà come le comunità energetiche e — in modo crescente — alla mobilità elettrica”.

Per Stecca, la chiave del successo di questo provvedimento sarà la rapidità di attuazione: “È uno strumento concreto per accompagnare la transizione energetica, soprattutto se sarà affiancato da una comunicazione chiara e da tempi di attuazione certi. Ora il compito è farlo conoscere e renderlo davvero operativo sul campo: per molti attori, dalle pubbliche amministrazioni alle imprese, può diventare una leva efficace per migliorare l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale.”

Tra i punti di forza del Conto Termico 3.0 emergono la rapidità dei rimborsi, la maggiore inclusività e l’allineamento alle nuove frontiere dell’energia pulita. Tuttavia, non mancano i nodi da sciogliere: la tempistica dei decreti attuativi e la necessità di una campagna informativa capillare saranno determinanti per evitare i ritardi che spesso frenano le politiche di incentivo. In un Paese dove oltre il 60% del patrimonio edilizio resta ancora poco efficiente, il Conto Termico 3.0 rappresenta una leva strategica per la decarbonizzazione e l’indipendenza energetica.