Dichiarazione IVA 2025, ultima chiamata per i ritardatari: da martedì scatta la mazzata. Come inviarla - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 15:42

Dichiarazione IVA 2025, ultima chiamata per i ritardatari: da martedì scatta la mazzata. Come inviarla

Chi si lascia sfuggire questa possibilità rischia conseguenze più gravi: la dichiarazione omessa non cancella il debito fiscale, ma apre la strada a sanzioni più salate

di redazione economia

Dichiarazione IVA 2025: ultima chiamata per i ritardatari, poi scatta l’omissione

Il tempo stringe per chi ha mancato la scadenza ordinaria della dichiarazione IVA 2025 (anno d’imposta 2024): c’è tempo solo fino a martedì 29 luglio per rimediare e presentare il modello tramite ravvedimento operoso.

Chi invia la dichiarazione entro questa data potrà beneficiare di una sanzione ridotta: 25 euro, pari a un decimo del minimo previsto, da versare con modello F24 utilizzando il codice tributo 8911.

Cosa significa "ravvedimento operoso"?

È la possibilità concessa ai contribuenti in ritardo di sistemare la propria posizione entro 90 giorni dalla scadenza (30 aprile 2025), pagando una sanzione ridotta. Superata questa finestra, la dichiarazione viene considerata omessa — e con essa cadono i benefici di regolarizzazione.

Come inviarla

La trasmissione è esclusivamente telematica, da parte del contribuente o tramite un intermediario abilitato. Nessun’altra modalità è valida.

Chi si lascia sfuggire questa possibilità rischia conseguenze più gravi: la dichiarazione omessa non cancella il debito fiscale, ma apre la strada a sanzioni più salate e al recupero forzoso dell’imposta.