Economia
Elkann ci vede lungo e investe 30 milioni in Catl, la big cinese delle batterie che sfida Elon Musk
Catl è già fornitore di batterie per Stellantis, con la quale ha anche firmato un accordo per avviare la produzione di batterie in Spagna entro il 2026

John Elkann
Elkann si muove sull’elettrico: 30 milioni su Catl, la cinese in corsa contro Tesla
La famiglia Agnelli-Elkann scommette sull’auto elettrica (e non solo) guardando dritto verso l’Oriente. Attraverso il fondo Lingotto di Exor, la holding ha partecipato all’IPO di Catl, colosso cinese delle batterie, investendo 30 milioni di dollari. L’operazione si inserisce all’interno della quotazione a Hong Kong da 4,6 miliardi di dollari, che ha attirato investitori da tutto il mondo. Oltre a Lingotto, nella raccolta ci sono anche altri big della finanza, tra cui il fondo americano Oaktree (proprietario dell’Inter), che ha messo sul piatto 75 milioni di dollari.
Che cosè Catl? Nome completo Contemporary Amperex Technology Co. Limited, è il principale produttore mondiale di batterie per veicoli elettrici, con una quota globale del 38%. I suoi clienti sono un elenco di grandi nomi: Tesla, Volkswagen, Stellantis, Mercedes, Ford e molti altri. Nel 2024, ha registrato 50 miliardi di dollari di ricavi e 7,6 miliardi di utili, con il grosso del giro d’affari proveniente dalla Cina, che resta il più grande mercato al mondo per le auto elettriche.ù
L’interesse di Exor per Catl non è casuale. Il fondo Lingotto, nato proprio dalla holding degli Agnelli-Elkann e guidato da James Anderson, anche noto per aver scommesso in passato su Amazon, Tesla, Spotify, Bytedance, e che ha investito nella quotazione di Catl attraverso il suo Innovation Fund. Ma c’è anche un legame diretto. Catl è già fornitore di batterie per Stellantis, gruppo controllato da Exor, e ha firmato un accordo con quest’ultima per avviare la produzione di batterie in Spagna entro il 2026.
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Dunque, più che un salto nel buio, si tratta di rafforzare una collaborazione già avviata. L’investimento arriva inoltre in un contesto favorevole: i mercati stanno tornando a guardare con interesse all’Asia, anche grazie alla recente tregua commerciale tra Cina e Stati Uniti. Un’opportunità che Exor ha colto al volo. Del resto i fondi raccolti da Catl con la quotazione a Hong Kong saranno in gran parte destinati a sostenere l’espansione in Europa. In particolare, il 90% delle risorse sarà investito nella costruzione di un nuovo mega-stabilimento in Ungheria, pensato per rifornire clienti come Stellantis, BMW e Volkswagen. Non è tutto: Catl ha già un impianto operativo in Germania (Turingia) e punta a crescere ancora di più nel continente.