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Economia
Enel: dieci anni di energie rinnovabili in Italia e nel mondo

Enel festeggia un compleanno importante: dieci anni di rinnovabili con numeri che le conferiscono il titolo di leader mondiale: una produzione di energia che ha raggiunto i 100 TWh, un ritmo di crescita di 3.000 MW all’anno, oltre 1.200 impianti in esercizio in 30 paesi con una presenza geografica in continua espansione e una squadra affiatata di circa 7 mila persone.

Dieci anni fa pochi avrebbero scommesso su uno sviluppo così dirompente delle energie rinnovabili. Eppure oggi le fonti green guidano la transizione energetica grazie all’abbattimento del costo delle tecnologie e ad una maggiore coscienza ambientale. Enel Green Power è un’azienda che nel suo processo di espansione ha creato un importante indotto anche per le altre aziende del settore che vogliono espandersi nel mondo e che è pronta a dare il proprio contributo per il rilancio delle fonti rinnovabili in Italia, sperimentando nuove tecnologie e innovazioni sia nel campo del fotovoltaico, sia in quello dell’energia eolica.   

“Il settore energetico sta vivendo una fase di profonda trasformazione, e il mondo va verso un futuro al 100% rinnovabile", ha detto l’Amministratore Delegato di Enel, Francesco Starace. "Un cambiamento epocale che passa attraverso la decarbonizzazione e apre il mondo dell’energia a scenari completamente nuovi, non solo dal punto di vista del business ma anche del modo di vivere, consumare e produrre di ciascuno di noi. Enel ha avuto la lungimiranza di comprendere, prima di molti, il ruolo centrale della energia rinnovabile nella transizione energetica. E’ un processo naturale, guidato da una convenienza economica e da una maggiore sostenibilità . Nel 2021 l’energia generata da fonti rinnovabili rappresenterà più del 50% della produzione totale del Gruppo rispetto al 38% attuale. Una percentuale destinata a crescere, in linea con l’obiettivo di Carbon Neutrality fissato al 2050”.

L'Amministratore Delegato di Enel intervistato da Affaritaliani.it ha inoltre aggiunto :"Per Enel le rinnovabili sono molto importanti: abbiamo presentato il nostro piano strategico dei prossimi tre anni e abbiamo aggiunto altri 4 miliardi in rinnovabili. Quindi nei prossimi tre anni andremo a investire quasi 12 miliardi in questo settore."

Enel Green Power sta avendo un ruolo da protagonista nel mercato: chiuderemo il 2018 con circa 3 GW di nuova capacità COSTRUITA e al 2020 raggiungeremo i 4,4 GW annui, numeri da record che non può vantare nessun altro concorrente a livello mondiale – ha affermato il Responsabile di Enel Green Power, Antonello Cammisecra – Siamo pronti a fare la nostra parte anche per il rilancio delle fonti rinnovabili in Italia, che sta lavorando per definire i target RES al 2020, sia con il repowering degli impianti esistenti che con nuove soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate. Il nostro Paese è dotato di una buona risorsa solare ed eolica che permetteranno una buona competitività delle fonti rinnovabili nella matrice energetica italiana, fino a rappresentare l’assoluta maggioranza della generazione nel 2030. Uno dei fattori chiave per lo sviluppo delle rinnovabili nel breve-medio in Italia resta lo snellimento e la velocizzazione degli iter autorizzativi, non servono incentivi, ma quadri regolatori chiari. Nel frattempo festeggiamo il nostro decennale con il superamento per la prima volta dei 100 TWh di energia rinnovabile prodotta in un anno”Ai microfoni di Affaritaliani.it Antonello Cammisecra ha inoltre dichiarato: "Siamo ormai arrivati al futuro della transizione energetica : un mondo in cui l'energia sarà prodotto da energie rinnovabili che non é un sogno idealistico ma un futuro possibile. Enel green power é alla frontiera di questa trasformazione e il nostro obbiettivo é di portare il cambiamento anche nel nostro paese. Perché l'Italia ha risorse rinnovabili ha cultura e tecnologia, quindi possiamo certamente accellerare questo processo di trasformazione che produrrà un mondo più pulito e più sostenibile." 

Enel Green Power in Italia ha circa 14 GW di potenza rinnovabile installata tra idroelettrico, geotermico, fotovoltaico ed eolico: il mantenimento dell’efficienza di questi impianti, anche attraverso il repowering degli stessi, rimane una delle principali attività sulla quale l’azienda pone maggior attenzione.

Per il settore eolico in Italia, la sfida è fatta di digitalizzazione, big data e intelligenza artificiale. Un generatore eolico infatti, oltre a un’inesauribile sorgente di energia, è anche un’enorme fonte di dati che, grazie alle nuove tecnologie, è oggi possibile raccogliere per capire con più precisione lo stato di salute di un aerogeneratore e la curva delle sue perfomance. Per questo in Italia Enel Green Power ha in corso una serie di progetti innovativi che, da nord a sud del Paese, coinvolgono le centrali eoliche della penisola con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e il processo di manutenzione predittiva.

Sempre in Italia EGP sta sperimentando nuove tecnologie di accumulo, con l’obiettivo di essere sempre più competitivi. Una partita cruciale infatti sarà anche quella degli storage accoppiati alle rinnovabili: le batterie a flusso, oggi vicine alla commercializzazione, potranno in futuro essere una valida alternativa a quelle al litio, specialmente per l’accumulo stagionale. 

Altra frontiera cruciale per l’innovazione è quella del trattamento dei big data. EGP è impegnata in iniziative che hanno l’obiettivo di estrarre valore da grandi volumi e varietà di informazioni, sfruttando tecnologie come Cloud Computing e IoT. Tra i progetti, anche un’infrastruttura di seconda generazione per la raccolta dati e l’implementazione di processi digitali di Data Governance per valorizzare il patrimonio informativo. L’azienda lavora anche a un programma dedicato a soluzioni digitali di automazione per i processi di ingegneria e costruzione che prevede, per esempio, robot per l’installazione e la pulizia di moduli in impianti fotovoltaici e droni per ispezioni e analisi termografiche, monitoraggio delle performance e attività di reporting. 

Al dibattito interviene anche Luigi Ferraris Amministratore Delegato di Terna, che ha dichiarato ad Affaritaliani.it: “Le rinnovabili sono essenziali per la transizione energetica e la decarbonizzazione del paese, quindi Terna ha la necessità di sviluppare degli investimenti che consentono di realizzare questo processo. Sono investimenti finalizzati al miglior utilizzo delle risorse rinnovabili e al  supporto alla pianificazione e dislocazione nella stessa nelle aeree più ottimali”. 

Presente anche Andrea Péruzy, Ad e Presidente di Acquirente Unico, che ha affermato durante il dibattito:  "E' il momento di scelte chiare di politica industriale per i PPA, altrimenti i  target europei clima-energia al 2030 rimarranno obiettivi lontani. Oggi i PPA sono stati siglati da grandi aziende. Ma la struttura produttiva italiana è fatta prevalentemente da PMI che difficilmente gestiranno le criticità di un contratto di lungo termine e parteciperanno a una piattaforma di negoziazione." per poi aggiungere ad Affaritaliani.it: "Devono partecipare tutti: gli operatori, i trader e le aziende di stato. Solo così riusciremo ad accelerare quegli obbiettivi ambiziosi che sono stati fissati sia di decarbonizzazione sia di incentivi."

Come si sono evolute le energie rinnovabili in questi ultimi 10 anni?

E quali sono le prospettive future? Fra le analisi più autorevoli su questo settore, spiccano quelle dell'International Energy Agency (IEA), che con il rapporto World Energy Outlook (WEO) traccia ogni anno un quadro molto preciso dello scenario riguardante fotovoltaico, eolico e in generale il mondo sempre più elettrificato in cui viviamo.  La sfida è di una progressiva decarbonizzazione in quello dipinto come "un mondo in trasformazione", in cui le energie rinnovabili hanno ed avranno un’ulteriore diffusione, grazie non solo ad una significativa riduzione dei costi ma anche alla sempre più diffusa attenzione alla sostenibilità da parte dei consumatori e, di conseguenza, delle aziende (C&I). Ampliando l'orizzonte, va preso in considerazione anche l'abbattimento del costo delle batterie, sceso del 40%. Un ruolo chiave infatti lo giocano ormai anche i sistemi di accumulo energetico che consentono di stoccare l'energia disponibile dalle fonti rinnovabili per utilizzarla quando è più necessaria, superando così la natura intrinsecamente intermittente di sole e vento; ma anche i veicoli elettrici oggi grazie a tecnologie come la V2G possono essere sfruttati come vere e proprie "batterie con le ruote".

Secondo la IEA, entro il 2040 la domanda globale di energia crescerà del 30%. Il 40% di questi maggiorati consumi energetici sarà di tipo elettrico, che nei prossimi 25 anni saranno appunto soddisfatti "innanzitutto dalle energie rinnovabili, poiché i costi in rapida flessione trasformano l'energia solare nella fonte più economica di nuova generazione elettrica". Sul fatto che le rinnovabili si sarebbero affermate sul mercato non c'erano dubbi, nessuno però all'inizio pensava che il loro sviluppo sarebbe stato così dirompente. Secondo il New Energy Outlook (NEO) 2018 di Bloomberg New Energy Finance (NEF), i costi delle energie rinnovabili stanno diventando più competitivi di quelli delle fonti fossili. Solare ed eolico, in particolare, giocano già oggi un ruolo molto importante e arriveranno presto a soddisfare da soli, sempre secondo BNEF, quasi la metà del fabbisogno mondiale di energia. Queste proiezioni confermano l'andamento delle energie green di questi ultimi anni. Solare fotovoltaico ed eolico hanno effettivamente registrato crescite andate ben oltre le previsioni. Dal 2000 ad oggi, se si considera la loro capacità installata, sono infatti cresciuti di 65 volte (di 4 volte dal 2010 al 2018): si è arrivati a giugno di quest'anno a ben 1.013 gigawatt di capacità installata, ossia 542 GW da eolico e 471 da fotovoltaico.  Del resto, già la scorsa estate le rinnovabili hanno toccato (e superato) il tetto simbolico del primo terawatt installato. Una potenza destinata a raddoppiare nei prossimi cinque anni, ma alla metà del costo.

NEO 2018 prevede investimenti importanti, con 540 miliardi di dollari dal 2018 alla metà di questo secolo. Oltre all'impatto sullo sviluppo delle smart grid, c'è da considerare che minor costo delle batterie significa anche maggiore diffusione dei veicoli elettrici, e quindi ulteriore elettrificazione. Già oggi, in effetti, i proprietari dei veicoli elettrici possono scegliere di ricaricare i loro mezzi in momenti di alta fornitura e basso costo, contribuendo ad evitare picchi e risparmiando allo stesso tempo.

Il grande perdente di questa partita, secondo BNEF, è sicuramente il carbone, che seppure abbia già raggiunto il suo picco in Europa e Nord America, vede un'espansione in Cina e India che durerà ancora fino al 2027. Dopo quella data, si prevede una caduta libera che lo porterà a soddisfare l'11% della domanda mondiale di elettricità (oggi è al 38%). Un "lungo arrivederci", lo definisce BNEF, che spalancherà definitivamente le porte al dominio totale e indiscusso nel settore energetico delle energie rinnovabili.

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