Eni, le previsioni di Claudio Descalzi per il 2016 - Affaritaliani.it

Economia

Eni, le previsioni di Claudio Descalzi per il 2016

Che 2016 sarà per il mercato petrolifero? E per Eni? Alcune indicazioni sono arrivate da Claudio Descalzi, amministratore delegato del cane a sei zampe.

Prezzi bassi - L'attuale livello del prezzo del petrolio "non è più un'anomalia". Si tratta di "una fase strutturale di prezzi bassi" che durerà anche il prossimo anno e "probabilmente per un altro anno" cui le aziende si devono adattare, non solo tagliando investimenti e costi. 

Il nodo investimenti- A causa di questa situazione, ha spiegato Descalzi, "si sta creando un grosso gap di investimenti", ridotti gia di 200 miliardi di euro tra il 2014 e il 2015 e su cui "potrebbe verificarsi anche nel 2016 un nuovo taglio, altri 150 o 200 miliardi". La conseguenza? "Fra 1 o 3 anni ci sara un buco di supply rispetto alla domanda, e i prezzi saliranno".

"Il fatto che non riusciamo a regolare i prezzi e' un grosso problema", ha aggiunto Descalzi, sottolineando che i consumatori "che adesso stanno beneficiando di un energia a basso prezzo" potrebbero poi "trovarsi con prezzi estremamente alti".

I prossimi mesi di Eni - Per quanto riguarda Eni, Descalzi afferma che l'attuale struttura di asset, "convenzionali, semplici, a terra o in shallow waters" ha costi che "si stanno riducendo e si ridurranno ancora". Quindi "riusciremo assolutamente a reggere". Ma conta anche il fatto che "tutti i business intorno abbiano la capacita di reggere situazioni a prezzi molto bassi".

I costi si stanno riducendo senza tagliare posti e il gruppo sta "acquisendo valore" con la scelta di estrarre "componenti non legati al core business", come Saipem o le attivita chimiche, "sempre rispettandole, proteggendole e accompagnandole". Questo, insieme alle dismissioni, "ci danno e di ridaranno resistenza per superare questa fase".