Economia
Manovra, tremano Shein e Temu. Arriva la stretta per i colossi del fast fashion: prodotti siano conformi a norme Ue
Ecco che cosa prevede un emendamento di FdI alla manovra che mette di fatto nel mirino aziende cinesi come Shein e Temu

Shein Shop
FdI, stretta sul fast fashion: serve conformità a norme Ue
Arriva la stretta per le imprese dell'ultra fast fashion. Lo prevede un emendamento di FdI alla manovra che mette di fatto nel mirino aziende cinesi come Shein e Temu. La proposta, firmata da Paola Ambrogio e Matteo Gelmetti, prevede che le imprese stabilite in Paesi extra-Ue che esportano in Italia "prodotti di abbigliamento e accessori riconducibili al modello produttivo dell'ultra fast fashion", siano "tenute a dimostrare la conformità alle norme europee in materia di sicurezza dei prodotti, tutela ambientale e diritti sociali dei lavoratori". Senza questa prova è vietata l'immissione dei prodotti sul mercato nazionale.
La misura mira a "garantire condizioni di concorrenza leale e contrastare il dumping sociale e ambientale". L'emendamento stabilisce anche che l'onere di dimostrare la conformità sia a carico dell'impresa esportatrice, "che deve fornire certificazioni riconosciute a livello internazionale e documentazione idonea". I criteri di conformità, le modalità di verifica e irrogazione delle sanzioni sono demandati ad un decreto del Ministero della Giustizia, di concerto con il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica e il Ministero delle Imprese e del made in Italy, da adottarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio.
Manovra, tassa di 2 euro per i pacchi extra Ue
La tassa sui piccoli pacchi, che ha appena ottenuto il via libera dell'Ue, compare come emendamento tra le proposte di FdI. Un emendamento a prima firma Gelmetti propone l'istituzione, "nel rispetto della normativa dell'Ue in materia doganale e fiscale, un contributo alla copertura delle spese amministrative correlate agli adempimenti doganali relativi alle spedizioni di modico valore provenienti da Paesi terzi". Il contributo, di due euro per ciascuna spedizione, si applica ai beni provenienti da paesi non appartenenti all'Ue e di valore dichiarato non superiore a 150 euro.
Manovra, ok contanti sopra 5.000 euro ma con tassa da 500 euro ++
A partire dal primo gennaio 2026, "è istituita un'imposta speciale di bollo, nella misura fissa di euro 500, su ogni pagamento per l'acquisto di beni o servizi effettuato in denaro contante, nel territorio dello Stato, per un importo compreso tra 5.001 e 10.000 euro". E' quanto prevede un emendamento di Fratelli d'Italia alla manovra. Il bollo dovrà essere pagato sia dai cittadini italiani che da quelli stranieri. Oggi il tetto per i contanti è di 5.000 euro, sopra i quali bisogna obbligatoriamente ricorrere a forme di pagamento tracciabili (carte o bonifico). L'emendamento alza dunque il tetto a 10.000 euro ma applica una tassa.
