Grecia, anche Tsipras vittima dell'austerità. Il compromesso che strozza l'economia - Affaritaliani.it

Economia

Grecia, anche Tsipras vittima dell'austerità. Il compromesso che strozza l'economia

Ora: secondo le ultime stime dell’Fmi il Pil greco è “irrealistico” che cresca del 2,5% quest’anno e del 3,7% l’anno scorso, come previsto inizialmente dallo stesso Fmi, mentre la Commissione Ue a causa dell’incerto andamento dei negoziati a maggio ha ridotto a +0,5% la previsione di crescita per quest’anno rinviando la ripresa al prossimo anno (+2,9%). Considerando che sui 195 miliardi di euro che la Grecia ha ottenuto dalla Ue tramite l’Efsf/Esm (fondi che non dovranno essere ripagati prima del 2023 e che hanno una durata media di 32 anni) Atene paga l’1,5%, è difficile pensare che si potrà ottenere molto in termini di riduzione del costo del debito, tanto più nel momento, non vicino, in cui la Grecia tornasse a rifinanziarsi anche a lungo termine sul mercato.

L’unica soluzione è dunque accettare un “haircut” che stavolta dovrebbe colpire non tanto i privati detentori di bond ellenici ancora in circolazione, quanto appunto gli aiuti internazionali, il che significa che ad essere esposti indirettamente sono questa volta tutti i contribuenti europei, che rischiano di non veder tornare più indietro una parte dei soldi prestati (per la sola Italia circa 42 miliardi di euro complessivi) ed eventualmente di vedersi aumentare in futuro le tasse per colmare il “gap” che così si creerebbe.

L’accordo a breve termine che eviti il peggio, dunque, è al più, come notano anche gli analisti di Societe Generale, una soluzione “semi - stabile”, una condizione necessaria ma non sufficiente per far sopravvivere l’euro e superare la crisi banco-sovrana. Per lasciarsi tutto definitivamente alle spalle occorrerà una buona crescita, se non riuscirà ad ottenere misure in grado di stimolarla Alexis Tsipras rischierà di ipotecare definitivamente il futuro in cambio di un comunque incerto presente.

Luca Spoldi