Grecia, Tsipras prepara la seconda tranche di riforme. Test politico per maggioranza
Il governo greco ha sottoposto al Parlamento la seconda tranche di riforme chieste dai creditori per iniziare i colloqui sul multi-miliardario piano di salvataggio del Paese. Il primo ministro ellenico, Alexis Tsipras, ha tempo fino a mercoledì notte per incassare il via libera dell'Assemblea alle misure proposte. Il primo blocco di riforme, presentato in Aula la scorsa settimana ha scatenato una ribellione nel partito del premier ed è passato solo grazie ai voti delle opposizioni europeiste.
Questa seconda tranche sarà dunque un ulteriore test per la sua maggioranza che si è notevolmente indebolita. Le misure recepiscono le nuove regole Ue per il salvataggio delle banche in difficoltà, introdotte dopo la crisi finanziaria del 2008. In sostanza verrà adottato anche in Grecia il cosidetto "bail in": il salvataggio degli istituti di credito dovrà coinvolgere in primo luogo azionisti e creditori e solo dopo potrà essere utilizzato denaro pubblico. La legge prevede anche una riforma del sistema della giustizia civile in modo da accelerare i processi e ridurre i costi.
Il sindacato dei dipendenti pubblici, Adedy, ha intanto annunciato una manifestazione davanti al Parlamento nella serata di mercoledi', quando è previsto il voto in Aula sulle nuove riforme. Secondo diversi analisti il governo di coalizione guidato da Tsipras potrebbe vedersi costretto a indire nuove elezioni anticipate nei prossimi mesi se nel gruppo parlamentare di Syriza continueranno le defezioni. Anche se il premier, che ha proceduto a un rimpasto quattro giorni fa, vorrebbe andare avanti nel suo mandato con "un governo minoritario" che garantisca gli accordi su un nuovo prestito siglati lo scorso 12 luglio a Bruxelles tra Atene e i paesi dell'Eurozona.