Torna l'avversione al rischio in Borsa, con un netto calo degli indici azionari e forti acquisti sul Bund tedesco, asset rifugio di riferimento dell'Eurozona e sull'oro che torna sopra quota 1.900 dollari, ai massimi da sei settimane. L'accordo trovato negli Stati Uniti sul pacchetto di aiuti all'economia da 900 miliardi di dollari non può nulla contro i timori legati alla nuova variante di coronavirus identificata nel Regno Unito, che ha portato di fatto all'isolamento della Gran Bretagna rispetto al resto d'Europa, continuano a pesare sulle Borse continentali.
Le Borse europee chiudono in forte calo per i timori legati all'aumento dei contagi e alla nuova variante del Covid-19 nel Regno Unito, che ha portato i Paesi europei a chiudere i confini con la Gran Bretagna. Non e' bastato a risollevare i mercati il via libera dell'Ema al vaccino Pfizer-BioNtech, appuntamento peraltro atteso. Pesa anche l'assenza di progressi nelle trattative sulla Brexit.
A Londra l'indice Ftse 100 cala dell'1,79% a 6.412,13 punti, a Francoforte il Dax perde il 2,84% a 13.242,80 punti e a Parigi il Cac 40 cede il 2,43% a 5.393,34 punti. A Piazza Affari l'indice Ftse Mib lascia sul terreno il 2,57% a 21.410 punti.
I prezzi del petrolio, del resto, stanno accusando la flessione piu' marcata da giugno: il future febbraio sul brent perde il 5,51% a 49,38 dollari al barile mentre l'analoga consegna sul Wti scivola del 5,71% a 46,38 dollari.
Le notizie sul nuovo ceppo e sulle nuove restrizioni ai viaggi imposte sul Regno Unito da altri Paesi hanno "aumentato di nuovo l'ansia", commenta Norbert Ruecker di Julius Baer. "La strada per tornare alla normalita' ha i suoi ostacoli e questo sembra essere l'ultimo", dice Ruecker. La diffusione di un ceppo virale piu' contagioso nel Regno Unito e le interruzioni del trasporto transfrontaliero "si aggiungono ai rischi al ribasso a breve termine per l'economia", afferma Holger Schmieding, capo economista di Berenberg. "Più parti del Paese dovranno probabilmente essere bloccate più a lungo e, a meno che le rotte di trasporto non vengano riaperte di nuovo a breve, potrebbero verificarsi occasionali carenze di approvvigionamento", aggiunge Schmieding.
"In un certo senso, potrebbe essere un assaggio di potenziali interruzioni alle frontiere di un'uscita difficile senza accordo dal mercato unico dell'Ue", conclude Schmieding.
Sul secondario, anche lo spread Btp-Bund è in allargamento sui 117 punti base per l'avversione al rischio innescata dai timori legati alla variante britannica del Covid-19. Tuttavia, spiegano gli analisti di Assiom Forex, il supporto della Bce, la nascita del primo programma di emissioni comuni dell'Ue e la conferma da parte delle agenzie di rating, che il deficit a doppia cifra non è una problema fino a quando è presente la Bce a supportare l'emissione di debito, "potrebbe portare nel 2021 i rendimenti italiani verso nuovi minimi storici". Per gli esperti, "lo spread Btp-Bund potrebbe continuare la corsa verso la rottura dei 100 punti base e attestarsi a fine 2021 in un'area compresa tra 80 e 100 punti base".
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