A- A+
Economia
Inflazione giù e Fed meno falco, ecco perchè la recessione Ue è quasi scampata

L'inflazione Usa non spaventa i mercati, ma occhio al prossimo giro di rialzi dei tassi. Il commento 

L’atteso dato sull’inflazione di gennaio negli Stati Uniti non ha riservato sorprese e la conseguente reazione di mercato è stata piuttosto limitata. Ad influenzare la tendenza è stata più la sequenza di dati dei giorni successivi, vendite al dettaglio e richieste dei sussidi alla disoccupazione che hanno mostrato un’economia sostanzialmente forte, soprattutto sul lato consumi e mercato del lavoro. Successivamente sono arrivate le dichiarazioni dei due Presidenti della Fed Bullard e Meister, membri non votanti del FOMC, che vedono nuovamente con favore un ritocco dei tassi da 50 basis point, con il rischio che alla prossima riunione di marzo i dot plot mediani della Fed possano essere alzati nuovamente, con un terminal rate al 5,5%.

Ad inizio febbraio, dopo il recupero dei mesi passati, la curva dei tassi di interesse ha ripreso a salire su tutte le scadenze. Inizialmente in modo più contenuto, come se questa fase di debolezza fosse stata sfruttata per chiudere le posizioni short. Più recentemente abbiamo assistito ad una accelerazione. Le notizie più positive sulle prospettive di crescita implicano, come abbiamo visto, un maggiore inasprimento della politica monetaria per raffreddare l’inflazione e di conseguenza una crescita più debole in seguito. L’attesa recessione potrebbe quindi essere rinviata soltanto di alcuni trimestri. Nel breve è giustificato un rialzo dei rendimenti della parte lunga della curva che però difficilmente dovrebbe raggiungere i massimi dello scorso ottobre.

La situazione della zona euro è simile a quella americana. In realtà è dalla scorsa estate che i dati macroeconomici dell’area battono tendenzialmente le stime degli analisti. Il forte rialzo dei prezzi dei prodotti energetici e i danni legati alla guerra in Ucraina hanno avuto effetti limitati, il pessimismo è risultato eccessivo. La volontà della BCE di proseguire nei rialzi dei tassi ufficiali nelle prossime riunioni potrebbe però determinare, in prospettiva, il deterioramento macroeconomico.

Iscriviti alla newsletter
Tags:
bcefedinflazionemercati





in evidenza
Affari in rete

Guarda il video

Affari in rete


motori
Dacia rivoluziona il nuovo Duster, più tecnologico e sostenibile

Dacia rivoluziona il nuovo Duster, più tecnologico e sostenibile

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.