Economia
L'Italia nel mirino dell'Ue per il golden power sulle banche, scatta la procedura di infrazione. La replica di Giorgetti
La motivazione: "Poteri discrezionali su fusioni, incompatibili con il diritto europeo"

Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen
Golden power, scatta la procedura di infrazione per l'Italia dall'Ue
L'Ue ha aperto una procedura di infrazione contro l'Italia, nel mirino è finito il golden power sulle banche. Il provvedimento di Bruxelles è scattato con questa motivazione: "Incompatibilità dei poteri discrezionali nelle fusioni bancarie con il diritto dell'Unione europea in Italia".
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Questo è quanto emerge dal database sui provvedimenti, nel quale non appaiono ancora i dettagli della decisione salvo, appunto, il titolo e il numero della procedura, in avvio con la messa in mora e l'area di intervento, ovvero "Stabilità finanziaria, servizi finanziari e Unione dei mercati dei capitali". Da quanto si apprende a Bruxelles i "poteri discrezionali" ai quali si fa riferimento sono quelli del cosiddetto "golden power".
Unicredit-Bpm, Giorgetti: "Risponderemo a rilievi e faremo proposta per superare obiezioni"
"La Commissione solleva obiezioni sulla norma cosiddetta Golden Power, riformata nel 2022 con il governo Draghi. Sulla base delle valutazioni della sentenza risponderemo ai rilievi che ci vengono mossi nelle sedi competenti. Con spirito costruttivo e collaborativo faremo una proposta normativa che farà chiarezza e supererà le obiezioni. Siamo convinti che permetterà di avere un quadro di competenze condiviso". Lo dichiara in una nota il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, rispetto all’apertura della procedura d’infrazione sulla normativa Golden Power per l'operazione Unicredit-Bpm.
