Lavoro, cala la disoccupazione a novembre (all'11,3%) - Affaritaliani.it

Economia

Lavoro, cala la disoccupazione a novembre (all'11,3%)

Effetto ripresa economica sul mercato del lavoro. Dopo la crescita registrata tra giugno e agosto (+0,5%) e il calo di settembre (-0,2%) e ottobre (-0,2%), a novembre 2015 la lenta cinghia di trasmissione fa crescere gli occupati dello 0,2% (+36 mila), segnali che, per il presidente del Consiglio Matteo Renzi, dimostrano che "il Jobs Act funziona". Tale crescita - rileva l'Istat - è determinata dalla componente femminile e dall'aumento dei dipendenti permanenti e degli indipendenti mentre calano i dipendenti a termine.

Il tasso di occupazione aumenta di 0,1 punti percentuali, arrivando al 56,4%. La stima dei disoccupati a novembre diminuisce dell'1,6% (-48 mila); il calo riguarda uomini e donne e le persone con meno di 50 anni. Il tasso di disoccupazione, in calo da luglio, diminuisce ancora nell'ultimo mese di 0,2 punti percentuali arrivando all'11,3% e toccando i minimi da 3 anni, ovvero dal novembre del 2012.

Secondo quanto comunicato dall'Istat, le persone in cerca di occupazione sono 2.871.000 in calo di 48.000 unità su ottobre e di 479.000 unità su novembre 2014. Nel dettaglio, gli occupati sono cresciuti di 36.000 unità su ottobre (+0,2%) e di 206.000 su novembre 2014 (+0,9%) portando complessivamente i lavoratori a quota 22.480.000: un segnale in controtendenza dopo i due cali consecutivi di settembre e ottobre.

I disoccupati sono diminuiti su base tendenziale di 479.000 unità (-14,3%) mentre gli inattivi - ovvero gli inattivi, coloro che non lavorano, ma neppure cercano un impiego tra cui gli scoraggiati - sono aumentati di 138.000 unità, ma sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto a ottobre quando, invece, erano aumentati rispetto a settembre. Il dato degli inattivi è particolarmente importante perché spesso ingloba ex disoccupati che scoraggiati si trasformano in "inattivi" generando un calo del tasso di disoccupazione.

Il tasso di disoccupazione, infatti, è un rapporto fra i disoccupati e il totale della forza lavoro (occupati+disoccupati). Il calo del rapporto, quindi, non sempre è positivo perché non tutti i disoccupati si trasformanon in occupati. A novembre, però, i dati Istat mostrano segnali in controtendenza e per questo positivi. Qualche segnale positivo arriva anche dal fronte giovanile, dove la disoccupazione diminuisce di 1,2 punti percentuali su ottobre attestandosi al 38,1% e portando il dato dei giovani disoccupati tra i 15 e i 24 anni al punto più basso da giugno 2013. Nel trimestre settembre-novembre si registra un calo di 1,5 punti rispetto al trimestre precedente.

In particolare, la crescita dell'occupazione nel mese di novembre è determinata dall'aumento dei dipendenti a tempo indeterminato e degli indipendenti, mentre calano i dipendenti a termine. Lo rileva l'Istat spiegando che a novembre i dipendenti a tempo indeterminato sono cresciuti di 40.000 unità su ottobre (+0,3%) mentre quelli a termine sono diminuiti di 32.000 unità (-1,3%). Gli indipendenti registrano nell'ultimo mese un aumento dello 0,5% (+28.000). Su base annua i dipendenti a tempo indeterminato sono cresciuti di 141.000 unità (+106.000 quelli a termine).

Continua il trend in discesa della disoccupazione anche nell'Eurozona. Secondo Eurostat a novembre è stata del 10,5% (pari a 16,924 milioni di senza lavoro), un decimale di punto meno rispetto al mese precedente (10,6%). Nel novembre 2014 era all'11,5%. In discesa analoga anche il dato nella Ue a 28: 9,1% (22,159 milioni) rispetto a 9,2% di ottobre.  La Germania al 4,5%, la Repubblica Ceca al 4,6% e Malta sono i paesi con il tasso di disoccupazione più basso. La Grecia col 24,6%, la Spagna col 21,4% e la Croazia col 16,6% quelli con la più alta percentuale di senza lavoro.