Made in Italy, i brand con il valore più alto: Gucci prima. Domina il lusso - Affaritaliani.it

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Made in Italy, i brand con il valore più alto: Gucci prima. Domina il lusso

A spiccare nella classifica di Kantar's Brandz sono soprattutto i marchi del luxury, con il valore complessivo nella graduatoria che sfiora i 128,7 mld

Top 30 brand italiani, la classifica: Gucci primo per il 4o anno consecutivo

Come riporta PrimaonlineGucci ha mantenuto, per il quarto anno consecutivo, la sua prima posizione in classifica come brand italiano di maggior valore, con un valore del brand pari a 37,9 miliardi di dollari. Dopo 100 anni di attività, Guccidefinisce la sua unicità grazie alle nuove collezioni altamente creative e alla premium brand experience su tutti i canali, con un focus particolare sul digitale. Il valore del suo brand è quasi pari a un terzo del valore totale (128,7 miliardi di dollari) di tutti i brand italiani in classifica, e vale oltre tre volte il valore del brand Enel che mantiene il secondo posto in classifica (pari a 12,6 miliardi di dollari), grazie al suo modello di business sostenibile e integrato.

Versace è l’unico newcomer di quest’anno. Il suo posizionamento glamour, sostenuto da alcune delle più grandi celebrità del mondo che sfoggiano abiti Versace, e la visione del design audace e coraggiosa di Donatella Versace hanno contribuito a guidare la crescita del fatturato globale dell’81% nel primo semestre 2021. Nonostante la crescita dei brand, Federico Capeci – Managing Director di Kantar Italia, Grecia ed Israele – invita i brand italiani a non dimenticare il ruolo che la comunicazione gioca nel mantenerle forti e prestigiose: “Eccellere con prodotti innovativi e una superba brand experience non sono più elementi sufficienti per garantirsi il successo. I brand devono aprirsi ai nuovi valori dei consumatori, più propensi ad acquistare da marche in linea con le proprie idee e convinzioni”. 

Top 30 brand italiani, la classifica: la comunicazione come driver di brand equity

“Questi ultimi, infatti, non pensano più solo a come i prodotti sono stati realizzati, ma da chi, in quali condizioni, e se le materie prime sono sostenibili. Il brand Gucci, per esempio, ha affrontato questa sfida a testa alta: non promuove solo tessuti, pelletteria e pietre preziose, ma dimostra anche impegno e autenticità. La nostra analisi mostra che l’exposure è una delle maggiori leve di crescita dei brand; ma le marche stanno facendo abbastanza per dimostrare chiaramente che i loro prodotti e servizi soddisfino le esigenze di un consumatore più coscienzioso con contenuti convincenti?”, ha continuato. “Poiché il prestigio che i brand italiani acquisiscono attraverso le esportazioni all’estero rischia di essere impattato dall’instabilità, dall’inflazione e dall’aumento dei costi delle materie prime, vi è una maggiore necessità da parte dei brand che i consumatori comprendano correttamente il loro vero valore”.

Fare leva sulla comunicazione di brand come driver della brand equity, è una delle evidenze che rileva Kantar. Rispetto ai brand stranieri, le marche italiane potrebbero infatti migliorare la loro brand communication per incrementare maggiormente la brand equity. I marchi devono essere abbastanza coraggiosi da sviluppare campagne di comunicazione efficaci e che possano avere un impatto sulla loro target audience. In questo senso, Barilla si è classificato come Top Performer nelle attività di comunicazione.

 

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