Economia
Mercato immobiliare, la crisi sarà peggiore di quella del 2008. Crollano anche i mutui
Secondo gli esperti, la crisi del mercato immobiliare peggiorerà ancora fino a raggiungere i rovinosi livelli della crisi del 2008
Mercato immobiliare in crisi, crollano mutui e compravendite
La recente interruzione improvvisa della cessione dei crediti e degli sconti in fattura relativi al Superbonus ha inflitto un duro colpo al settore edilizio, che già si preparava al peggio. Intervistato dal Corriere della Sera, secondo il presidente di Ance, Alessandro Gerotto, le prospettive per quest'anno sono ancor più cupe di quelle durante la crisi del 2008.
Dopo il fervore generato dal generoso incentivo del 110% per l'efficienza energetica, si attendeva una correzione di mercato, ma nessuno si aspettava un crollo così repentino nel settore edilizio e delle compravendite. Anche l'anno scorso, le nuove erogazioni di mutui non hanno registrato risultati positivi, principalmente a causa dell'incremento dei tassi d'interesse.
I dati di Bankitalia per il 2023 evidenziano una diminuzione del 26,1% dei nuovi mutui in Veneto, escludendo le surroghe, rispetto all'anno precedente. Questo ha comportato una riduzione dell'erogazione di prestiti per l'acquisto di case. Trimestralmente, si è notato un inizio con una flessione del 21,5%, che ha raggiunto il picco nel secondo trimestre con un -34,5%, per poi stabilizzarsi a -30,4% e -16,6% negli ultimi tre mesi dell'anno.
L'eliminazione del Superbonus e l'instabilità del mercato immobiliare stanno avendo un impatto negativo sull'intera catena produttiva, coinvolgendo imprese edili, installatori, cartongessisti, parquettisti, idraulici e fornitori. Le imprese storiche, spesso gestite a livello familiare e con una clientela consolidata, sembrano essere le più resilienti, mentre è difficile valutare la sopravvivenza delle nuove imprese sorte durante l'epoca del Superbonus. Tuttavia, molte imprese si trovano ora a dover affrontare il peso dei crediti accumulati.
Come scrive il Corriere, le compravendite immobiliari hanno registrato una diminuzione nel 2023 e le previsioni per il 2024 non sono più ottimistiche. La diminuzione dell'offerta e la costante domanda hanno portato a un aumento dei prezzi immobiliari, accorciando i tempi di vendita.
La direttiva dell'UE sulle abitazioni a basso consumo energetico potrebbe offrire un'opportunità di ripresa per il settore edilizio, ma al momento la situazione è incerta. Le previsioni indicano un ulteriore declino degli investimenti nel settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni, mentre il settore pubblico sembra essere l'unico a mostrare una crescita del 20%.
Gli artigiani, fondamentali per l'intera filiera edilizia, stanno vivendo anch'essi una fase di crisi. È necessario riproporre in modo chiaro e ordinato gli incentivi per garantire la vitalità del settore, con un'attenzione particolare alle abitazioni a basso impatto ambientale.