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Educazione ambientale: Ricola avvicina i giovani all'agricoltura
Busi (Ricola): "Negli ultimi anni ci siamo concentrati su un bellissimo progetto che pone al centro la salvaguardia dei presidi dei mieli di alta montagna"
Salone del gusto 2022, Ricola: da 15 anni a sostegno di Slow Food
Anche quest'anno Ricola è stata presente e ha sostenuto il Terra Madre Salone del gusto di Torino, giunto alla sua 14esima edizione. In condivisione con Conapi-Mielizia e all'interno dello stand SF1D, uno spazio esclusivo parte dell’area istituzionale del Presidio Slow Food dei Mieli alta montagna alpina, è stato possibile assaporare e acquistare le famose caramelle alle 13 erbe alpine e le gustose tisane alle erbe, coltivate con metodi di agricoltura naturale sulle Alpi Svizzere.
Da anni Ricola sostiene il “Presidio dei mieli di alta montagna alpina”, il progetto di Slow Food a tutela delle api e degli impollinatori. Il sodalizio fra Ricola e Slow Food vanta una stretta collaborazione con l’intento da parte dell’azienda svizzera di favorire una realtà che mette al centro del suo operato la cura dell’ambiente e la tutela della biodiversità attraverso il progetto dei Presìdi. Negli ultimi tempi, il progetto si è allargato grazie al sostegno di Ricola, con l'entrata di sette nuove aree in Friuli-Venezia Giulia e una in Trentino-Alto Adige: questo recente allargamento verso est rappresenta un importante sviluppo del progetto, che abbraccia così l’intero arco alpino. All'interno del ciclo di incontri tenutisi, è stato premiato l'apicoltore e produttore Andrea d'Orlando, parte del Presidio Slow Food dei mieli alpini d’alta montagna e proveniente nello specifico dalla zona carnica del Friuli-Venezia Giulia.
Ricola, azienda sostenibile fin dalle origini, pone al centro del suo agire la natura, prestando la massima attenzione all’ambiente e ai suoi abitanti: tra questi ultimi, un occhio di riguardo meritano le api e gli impollinatori con cui Ricola condivide un forte legame a doppio filo con l’habitat, in un circolo virtuoso: senza gli impollinatori le erbe Ricola non esisterebbero e viceversa. Le api sono fondamentali per l’impollinazione, è risaputo, e fare apicoltura in alta quota contribuisce alla cura della montagna (combattendo l’abbandono e l’impoverimento delle Terre Alte e scongiurando l’avanzata incontrollata dei boschi).
Emanuela Busi, Direttore Marketing di Ricola, ha commentato in merito: "La nostra partnership con Slow Food è solida, collaboriamo con loro da ben 15 anni. Negli ultimi tempi ci siamo concentrati su un bellissimo progetto che pone al centro la salvaguardia dei Presidi dei mieli di alta montagna. Questo perché ci sono delle chiare sinergie anche con quello che è il nostro Paese d'origine: tutte le nostre caramelle vengono prodotte in Svizzera e hanno alla base della ricettazione le 13 erbe che crescono nell'ambiente alpino e che sono rimaste invariate da più di 80 anni. Come abbiamo cercato di esprimere all'interno del nostro stand, api ed erbe vivono in simbiosi, per questo è un argomento che ci tocca da vicino".
"La scuola delle erbe": le dichiarazioni di Emanuela Busi, Direttore Marketing di Ricola
All'interno del ciclo di conferenze, uno in particolare è stato dedicato alle “Api, orti e verde urbano” ed Emanuela Busi, Direttore Marketing di Ricola, ha avuto modo di raccontare il progetto "La scuola delle erbe", che ha coinvolto l'azienda e che ha avuto come focus l'educazione alla biodiversità e l'attenzione all'ambiente: "Oggi ci troviamo a raccontare un esempio di attività che abbiamo voluto eseguire sul nostro territorio italiano: replicare uno dei giardini delle 13 erbe Ricola, presenti anche sul territorio elvetico. Il contesto urbano scelto per l'iniziativa è stato il Museo MAGA di Gallarate, col quale abbiamo una collaborazione pluriennale: è stato messo a disposizione uno spazio esterno che abbiamo gestito insieme all'Istituto Tecnico 'Giovanni Falcone', una scuola locale che voleva avviare un'alternanza scuola-lavoro".
Ricola ha fatto conoscere il brand ai ragazzi, li ha avvicinati a quelli che sono i valori e gli ideali di Ricola, facendogli capire l'importanza della salvaguardia ambientale e raccontando loro le caratteristiche delle 13 erbe, anche grazie alle parole del mastro giardiniere.
Continua Busi: "Una volta avute tutte le informazioni utili, i ragazzi (divisi in gruppi) hanno potuto proporre ad una giuria le loro soluzioni a livello progettuale, soluzioni che tenessero ovviamente conto del fatto che l'inserimento del giardinetto sarebbe avvenuto in un contesto con caratteristiche proprie. Si doveva quindi preservare la biodiversità del preesistente. Una volta decretato il gruppo vincitore, il mastro giardiniere, i suoi aiutanti e i ragazzi si sono messi all'opera nella predisposizione del suolo e nella piantumazione".
Quale è stato il riscontro da parte dei ragazzi?
"L'impatto è stato altamente positivo, anche perché poi i ragazzi hanno avuto modo di vedere concretamente il frutto del loro lavoro. I ragazzi sono ormai completamente presi dalla digitalizzazione, quindi secondo me questo progetto ha lasciato loro un importante patrimonio. Inoltre c'è da dire che il progetto non finisce qui e anzi viene portato avanti nel tempo proprio dal Museo MAGA, che si serve del giardino permanente delle erbe Ricola per svolgere tutta una serie di laboratori con le scuole della provincia" ha concluso Emanuela Busi.