Pensioni: quota 41, quota 100, ape. RIFORMA PENSIONI NEWS - Affaritaliani.it

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Pensioni: quota 41, quota 100, ape. RIFORMA PENSIONI NEWS

Pensioni governo-sindacati il 13 marzo: APE, APE SOCIAL, QUOTA 41. Riforma pensioni bollente

Pensioni: quota 41, quota 100. Riforma pensioni, la battaglia dei precoci

Attesa dei decreti attuativi, che dovrebbero rendere effettive le misure contenute nella manovra tra cui la Quota  41. Matteo Salvini ha lanciato la proposta: Quota 100 per andare in pensione con 60 anni di età e 40 anni di contributi. Quota 100 soluzione alla questione dei precoci? I lavoratori precoci intanto mandano avanti la battaglia per la Quota 41 per tutti. I lavoratori precoci chiedono al Governo la possibilità di andare in pensione al raggiungimento dei 41 anni di contributi senza penalizzazioni per tutti. Richiesta rifiutata dall’esecutivo che, con la Legge di Stabilità, ha approvato la Quota 41 solo per alcune categorie di precoci. Ecco perchè si lavora per una possibile estensione della platea dei beneficiari della Quota 41.


Pensioni incontro governo-sindacati il prossimo 13 marzo


Nell'agenda del governo Gentiloni è previsto un incontro con le rappresentanze sindacali in tema di pensioni. Il vertice è fissato per il 13 marzo. In ballo la 'fase 2', per focalizzarsi sui temi che, per ragioni di tempo e mancanza di coperture economiche, non erano stati presi in considerazione nella Legge di Stabilità. Tema caldo resta il ritardo su cui viaggia il Governo per i decreti attuativi. E in  questa tematica spinosa la questione dell'APE che dovrebbe partire dal  1° maggio.

Pensioni, cumulo gratuito per i precoci. PENSIONE ANTICIPATA SVOLTA


Ci sarebbe stato l'ok alla misura che permette ai lavoratori precoci di accedere alla pensione anticipata con il cumulo gratuito dei contributi versati in gestione diverse. Fuori dalla misura solo gli iscritti alle casse privatizzate.


PENSIONI, FRANCHIGIA DI 12 MESI


Una franchigia di 12 mesi è allo studio per consentire, a quei lavoratori con 36 anni di contributi e che hanno svolto attività gravose, di accertare che si sia praticato "un lavoro particolarmente pesante" anche negli ultimi sei anni.

LAVORO: UIL, CRESCE MA NON LA QUALITA', PESA RITARDO PENSIONI


"Non va certamente sottovalutato il leggerissimo incremento a gennaio dell'occupazione, +30 mila rispetto all'ultimo mese del 2016, ma occorre analizzare l'elemento qualitativo della stessa a partire dal fatto che il lavoro subordinato, nella componente a tempo indeterminato, ha una lievissima crescita dello 0,1% rispetto al lavoro autonomo che, invece, ha un incremento dello 0,7%". E' il segretario confederale Uil, Guglielmo Loy a commentare i dati Istat sull'occupazione. "Infine, sembra essere ancora in atto un fenomeno particolare dovuto, anche, al sostanziale ritardo del pensionamento: le imprese occupano in maniera significativa lavoratori esperti (over 50) e ciò, se non cresce l'economia, rischia di penalizzare le ragazze ed i ragazzi pronti ad entrare, o rimanere, nel mercato del lavoro", prosegue annotando come "pur in presenza di un aumento delle persone occupate rimane invece debole la risalita dei redditi e questa è questione molto delicata".

Pensioni, decreti in ritardo ma l'Ape partirà comunque il 1° maggio


Pensioni, sono scaduti i 60 giorni previsti per il varo dei Dpcm, ma i tecnici che lavorano nel cantiere attuativo non sono preoccupati: l'obiettivo del debutto dell'Ape il 1° maggio resta confermato.


Pensioni: sindacati, decreti Ape slittano, incontro interlocutorio


L'incontro al ministero del Lavoro tra governo e sindacati sui decreti legislativi per dare attuazione all'Ape (Anticipo pensionistico) volontaria e sociale e' terminato con un prossimo aggiornamento tra una decina di giorni, probabilmente il 13 marzo. Lo hanno riferito i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, che parlano di un "incontro interlocutorio" che ha portato pero' ad alcune "aperture" da parte del governo. I sindacati non hanno ricevuto alcun testo e contano di vederlo nella prossima riunione. "Abbiamo valutato i vari aspetti e su alcuni punti il ministero si e' riservato di fare approfondimenti - dichiara il segretario confederale Cgil, Roberto Giselli - su altri aspetti ha dato risposte positive". "E' stato un lavoro proficuo - sottolinea il segretario confederale Uil, Domenico Proietti - abbiamo approfondito in particolare il tema delle platee dei lavoratori precoci e di quelli che svolgono lavori gravosi". In particolare, il governo avrebbe dato la disponibilita' ad accogliere la richiesta dei sindacati di adottare per la definizione dei lavori gravosi la classificazione delle mansioni Istat e la definizione dei profili in base alle voci del tariffario Inail. In merito alla richiesta dei sindacati di adottare una formula piu' flessibile per i lavoratori che chiedono l'Ape e hanno avuto delle interruzioni durante i sei anni prima dell'anticipo pensionistico, il governo si e' riservato di approfondire, tenendo conto delle osservazioni di Cgil, Cisl e Uil. Risposta positiva infine sarebbe venuta sul fronte dei lavoratori precoci per il cumulo dei versamenti in gestioni diverse nei 12 mesi precedenti ai 19 anni di eta'. Il Governo non avrebbe dato invece una risposta positiva alla richiesta di Ape sociale per i lavoratori cui e' scaduto il contratto a termine.


Pensioni: Cisl, via ultimi ostacoli per dare attuazione a misure


"Oggi e' stato fatto un passaggio interlocutorio per dare il via libera alle misure previdenziali previste nella legge di bilancio del 28 settembre scorso, anche se alcune questioni poste dal sindacato hanno finora trovato una risposta ancora parziale e su altre il Governo si e' riservato di effettuare un ulteriore approfondimento". Lo ha dichiarato in una nota il segretario confederale Cisl, Maurizio Petriccioli, dopo l'incontro al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. "Ci sono risposte positive nella direzione di rendere pienamente esigibili alcune opportunita' previste dall'intesa, come per il cumulo gratuito o per l'accesso all'ape volontaria o all'ape agevolata ma permangono alcuni ostacoli che rischiano di limitare la platea degli aventi diritto ai benefici previdenziali. Auspichiamo che il Governo li rimuova per consentire la rapida emanazione dei tre Dpcm previsti dalla legge e l'accesso dei lavoratori e delle lavoratrici alle opportunita' a cui hanno diritto".


PENSIONI: APE, APE SOCIAL, APE VOLONTARIA, LAVORATORI PRECOCI: I DECRETI


Tre i decreti allo studio dei tecnici del ministero del Lavoro e di Cgil, Cisl e Uil: Ape social, Ape volontaria e lavoratori precoci. Un tavolo servito per una prima panoramica sui punti più critici che ha comunque messo a fuoco alcune possibilità di intervento. Qualche spiraglio di apertura, infatti, sembra possibile sui criteri di accesso all'Ape social per i lavoratori impegnati in lavori gravosi: i sei anni continuativi di attività da maturare a ridosso del pensionamento come prevede la legge di stabilità richiesti per poter beneficiare dell'anticipo pensionistico a carico dello Stato, infatti, potrebbero essere resi, a quanto si apprende, più flessibili come chiedono i sindacati. In ogni caso la correzione dovrà essere valutata con i tecnici del Mef.

 


PENSIONI: APE E APE SOCIAL

 


Nulla da fare, invece al momento, per l'inserimento, tra le categorie di lavoratori che potranno richiedere l'Ape social, di quanti siano cessati dal lavoro, e quindi disoccupati, a causa della conclusione di un contratto a termine che resteranno dunque esclusi dalla possibilità di andare in pensione tre anni e 7 mesi prima della pensione di vecchiaia. Per accedere all'Ape social, l'anticipo pensionistico a carico dello Stato, in generale, occorrerà aver maturato 20 anni di contributi minimi, avere l'età compresa tra i 63 e i 65 anni per un anticipo massimo sulla pensione di 3 anni e 7 mesi e aver maturato una pensione finale non superiore ai 1.500 euro lordi al mese.


Pensioni, Salvini: Tornare a 40 anni contributi e 60 di età


"La prima cosa che faremo quando arriveremo al governo sarà cancellare la legge Fornero sulle pensioni, riportando l'età pensionabile a 40 anni di contributi e 60 anni di età e si va in pensione con quello che si è versato all'Inps". Lo ha dichiarato il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, in diretta a Radio Padania, spiegando che necessario in questo sarà "separare l'assistenza dalla previdenza".

 


M5S: stop vitalizi parlamentari o sarà l'armageddon dei partiti

 


Il Movimento 5 Stelle lancia un avvertimento: se non vengono aboliti i vitalizi dei parlamentari che scattano anche solo dopo una legislatura, convocheremo il popolo italiano sotto il Parlamento. L'annuncio è arrivato da Montecitorio, dove i pentastellati hanno fatto partire il countdown con un simbolico bottone per abolire la norma che prevede il diritto a percepire una pensione dopo soli 4 anni e 6 mesi in Parlamento. Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio: "Le pensioni scattano il 15 settembre, 4 anni e sei mesi per maturare una pensione, quando lì fuori servono anche 42 anni di lavoro. Noi lanciamo un conto alla rovescia, da qui al 15 settembre. Se il 15 non hanno ancora abolito le pensioni dei parlamentari convocheremo il popolo italiano sotto al Parlamento. Non staremo a guardare questi signori mentre fanno melina su nuove elezioni e aspettano la pensione a settembre". Di Maio ha ricordato che la presidente della Camera Laura Boldrini si è detta disponibile a convocare una riunione dell'ufficio di presidenza già la prossima settimana per esaminare la questione, ma secondo i 5 stelle gli altri partiti cercano scuse e vogliono sabotare la delibera che loro vogliono far votare. Ci aspettiamo che anche il Senato discuta questa delibera o sarà una barzelletta. Ce lo aspettiamo dal presidente Grasso". Nei prossimi mesi se questa delibera dovesse essere sabotata, noi dedicheremo anima e corpo a far saltare questa ingiustizia". "O i parlamentari rinunciano alla pensione privilegiata o sarà l'armageddon dei partiti e lo verranno a celebrare i cittadini qui sotto