Prosieben zavorra Mediaset in Borsa. Incognita coronavirus sulla raccolta adv - Affaritaliani.it

Economia

Prosieben zavorra Mediaset in Borsa. Incognita coronavirus sulla raccolta adv

Mediaset di nuovo sotto pressione a Piazza Affari: il titolo del gruppo editoriale che fa capo alla famiglia Berlusconi ha perso quasi il 5% a Piazza Affari, crollando sul finale. Un calo che è in buona parte colpa di ProsibienSat.1 Media, di cui Mediaset è il primo socio col 15%, che oggi ha deluso le attese non solo per i conti 2019 ma anche per le previsioni per l’anno in corso.

L’editore tedesco ha terminato il 2019 con 4,135 miliardi di euro di ricavi (in crescita del 3%) e un utile netto di 412 milioni (+65%), ma anche con un utile netto rettificato più che dimezzato (da 387 a 154 milioni). Nel 2020 ProsibienSat.1 punta a far salire i ricavi a 4,2-4,4 miliardi di euro e segnare un Ebitda rettificato di circa 800-900 milioni di euro, avvertendo peraltro che lo scenario non tiene ancora conto dell’impatto del coronavirus e che “lo sviluppo dipenderà in gran parte dai ricavi pubblicitari totali dell’intrattenimento e da ulteriori programmi d’investimento”. 

Un primo investimento è stato annunciato oggi e ha lasciato perplesso analisti e investitori. NuCom (controllata al 75% dall’editore tedesco e al 25% da General Atlantic) acquisirà l’americana The Meet Group (l’ex MeetMe, tra i leader del settore delle applicazioni di incontri) per 500 milioni di dollari. L’offerta sarà strutturata in modo tale che ProsibienSat.1 possieda a operazione conclusa, nella seconda metà dell’anno, solo il 55% dell’entità risultante dalla fusione. Il rischio è l’operazione aumenti ulteriormente il peso di un debito già pari a 2,6 volte gli utili “core”, rendendo inevitabile procedere alla cessione di qualche attività non strategica o alla riduzione della remunerazione per gli azionisti.

La reazione del mercato all’annunciata acquisizione e ai target 2020 non si è fatta attendere, col titolo che è arrivato a perdere il 10% prima di chiudere in calo dell’8,9% a 9,87 euro per azione, con una capitalizzazione che dunque cala sotto i 2,3 miliardi di euro, allineandosi in pratica a quella di Mediaset che da parte sua nell’ultima settimana ha lasciato sul campo quasi un quinto del suo valore di borsa per via dei timori scatenati dal diffondersi dell’epidemia da coronavirus in Italia e dei provvedimenti annunciati dal governo per cercare di rallentarne l’ulteriore espansione.

La temuta frenata del mercato pubblicitario italiano rischia di pesare anche su MediaforEurope (Mfe), il progetto che dovrebbe dar vita al nucleo del futuro polo della televisione generalista europea caro a Pier Silvio Berlusconi almeno quanto inviso da Vivendi (gruppo che fa capo al finanziere bretone Vincent Bolloré). 

(Segue...)