Economia
Putin ci ha chiuso il gas. Eni: "Gazprom ha tagliato di un terzo da oggi"



Con la chiusura di Nord Stream l'Europa dovrà prepararsi a tagliare i consumi del 15%. Eni annuncia: "Da oggi Gazprom fornirà il 33% in meno di metano"
Putin ci toglie il gas. Tutti i sacrifici che il governo chiederà agli italiani
La guerra in Ucraina prosegue ormai da 5 mesi senza sosta. Putin non intende fermarsi, anzi, ha da poco dichiarato: "Non abbiamo ancora neanche cominciato", mettendo in allarme il mondo sulle sue reali intenzioni. Intanto un gesto ancora più concreto è già arrivato. Gazprom ha comunicato che per la giornata di oggi fornirà a Eni volumi di gas pari a circa 21 milioni di metri cubi/giorno, rispetto a una media degli ultimi giorni pari a circa 32 milioni di metri cubi/giorno. È cominciata - si legge su Repubbliac - la roulette russa del gas. E stamane Vladimir Putin ha caricato la prima pallottola. Il gasdotto Nord Stream 1 che collega direttamente la Siberia alla Germania e garantisce 60 dei 200 miliardi di metri cubi del metano russo che vengono pompati ogni anno in Europa, smetterà di funzionare. La pipeline che garantisce ogni giorno il fabbisogno energetico a 26 milioni di famiglie europee, resterà chiusa. Ufficialmente, per riparazioni.
Se Putin strozzerà del tutto le forniture di metano, secondo il think tank brussellese Bruegel, l’Europa dovrà prepararsi a tagliare i consumi del 15%, la Germania del 20%. Tre livelli di allarme, - prosegue Repubblica - l’Italia per il momento è fermo al primo. Ma se la Russia dovesse sospendere in via definitiva le forniture alla Ue (a cui l’anno scorso aveva assicurato il 44% del suo fabbisogno), il governo sarebbe costretto a far scattare la fase di emergenza che prevede una sensibile riduzione dei consumi. In parte l’austerity è già scattato: dal primo maggio scorso e fino al 30 aprile 2023, le temperature negli uffici pubblici non potranno essere superiori ai 19 gradi di inverno e inferiori ai 27 d’estate. Ma il governo è pronto ad ampliare questi limiti anche alle abitazioni e agli uffici privati (fino a due gradi in meno). La riduzione dei consumi passa anche dall’illuminazione pubblica: verranno spenti i lampioni sulla rete stradale cittadina ed extra-urbana.
Gas, Mite: stato pre-allerta ma no attuazione piani emergenza
"Il Governo mantiene lo stato di pre-allerta necessario al monitoraggio costante dei flussi, senza alcun bisogno di misure emergenziali e di un passaggio allo stato di allerta". E' quanto sottolinea il Mite in una nota sulle forniture energetiche e gli stoccaggi di gas. "Stante questa situazione, non e' prevista l'attuazione di piani di emergenza energetica con misure di risparmio straordinarie, come erroneamente riportato da diversi quotidiani oggi", spiega il ministero.