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Economia
Recovery, burocrazia nel mirino di Cingolani. Ecco le grandi opere per il Sud

Altro fronte caldo è il Meridione. La differenza sostanziale tra Nord e Sud, la disoccupazione crescente, un reddito più basso sono i campanelli d’allarme più eclatanti di un sistema, però, incapace di scrollarsi di dosso una mala gestio endemica che ha sperperato i denari europei da tempi immemori. Per questo la ministra Mara Carfagna ha annunciato dotazioni aggiuntive per 100 miliardi di euro entro il 2029 per il Mezzogiorno. Il governo, infatti, intende mettere in campo un "New Deal del Sud declinato in chiave Pnrr" che prevede risorse aggiuntive da altri fondi europei per 100 miliardi al 2029.

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Si precederà, ha spiegato Carfagna, con la "messa a sistema dei diversi strumenti progettuali che abbiamo" e "per il Meridione questo significa 100 miliardi di risorse disponibili su un orizzonte temporale di pochi anni". Il ministro ha anche messo in evidenza che "nell'attuale bozza di Pnrr non c'è una missione specifica dedicata al Sud", perciò "abbiamo chiesto di esplicitare una vera e propria missione Sud" con un apporto trasversale di ogni Ministero. Anche qui le buone intenzioni ci sono, ma si sa che proprio da loro è lastricata la strada che porta all’inferno. 

Ancora: il ministro dei trasporti e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini ha annunciato di avere una “dote” di 48 miliardi. Per la rivoluzione verde e la transizione ecologica ci sono 13,2 miliardi. Rientrano in questa missione i progetti per la filiera dell'idrogeno, il trasporto pubblico locale, l'efficientamento degli edifici pubblici, le risorse idriche. Per le infrastrutture della mobilità sostenibile i fondi ammontano 32 miliardi e riguardano le opere ferroviarie, la messa in sicurezza di ponti, viadotti e strade, i porti e la digitalizzazione degli aeroporti. 'Per le infrastrutture sociali - ha spiegato il ministro Giovannini - i progetti ammontano a 2,8 miliardi e riguardano rigenerazione urbana e housing. Nel Pnrr il 47% dei fondi prevede progetti per il Mezzogiorno. Se si considerano solo le risorse aggiuntive al netto di quelle già finanziate la percentuale per il sud sale al 58%. E’ previsto il completamento dell'Av Napoli-Bari, il primo lotto Av della Salerno-Reggio Calabria, alcuni lotti per la Catania-Messina-Palermo, la Roma-Pescara, e la Taranto-Battipaglia”. 

Infine, rimane la figura di Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia ma grande sconfitto da parte del governo, che gli ha preferito il generale Figliuolo come commissario per il piano vaccinazione. Il manager ha quindi scelto un profilo basso, spiegando il ruolo dell’agenzia da lui guidata che “affianca come soggetto di riferimento le amministrazioni per 5 delle 16 componenti del piano, come digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo, impresa verde ed economia circolare, efficienza energetica e di qualificazione edifici, potenziamento della didattica e diritto studio, infine il pivot dalla ricerca all'impresa”.

Le proposte ci sono, la voglia pure. Resta solo metterle in pratica. Facile, no? 

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