Economia
S&P-horror: la crisi durerà anni. Coldiretti: rischio 200 milioni di affamat

L’agenzia di rating: “Lo choc globale durerà anni, pesa la guerra in Ucraina con raccolti a rischio e stop all’export dei fertilizzanti”
S&P: la crisi sul cibo durerà anni
"Lo choc globale sul cibo non durerà mesi, ma anni”. È l'allarme lanciato dall'agenzia S&P, in un rapporto in cui spiega come l’aumento dei prezzi dei beni alimentari e la riduzione delle forniture durerà fino almeno al 2024, se non addirittura oltre. Una crisi che spingerà al rialzo i prezzi dei prodotti alimentari di base per via di una somma di fattori come le carenza di fertilizzanti, le limitazioni alle esportazioni, i problemi del commercio globale e l’aumento dei costi del carburante e dei trasporti.Inutile sottolineare l'impatto della guerra visto che Ucraina e Russia sono tra i primi tre esportatori mondiali di grano, mais, colza, semi di girasole e olio di girasole. Insieme, i due paesi rappresentano il 12% di tutte le calorie alimentari scambiate sui mercati. Invece Russia e Bielorussia nel 2020 erano rispettivamente il primo e il sesto esportatore di fertilizzanti a livello globale.
S&P evidenzia alcune ragioni chiave per cui lo shock alimentare potrebbe protrarsi più a lungo del previsto, dalla durata del conflitto in Ucraina alle problematiche che mettono a repentaglio il raccolto del 2023. In Ucraina, in particolare, la fondamentale stagione di semina di aprile-maggio è mancata in gran parte del paese, a causa della carenza di manodopera e di altri fattori produttivi, comprese le macchine per la raccolta. Nell’analisi di S&P, i Paesi a medio e basso reddito dell’Asia centrale, del Medio Oriente, dell’Africa e del Caucaso potrebbero essere i più colpiti dalla corsa dei prezzi e dalla carenza di forniture con ricadute su crescita, performance fiscale e stabilità sociale.
Coldiretti: 200 milioni di affamati con choc dei prezzi fino al 2024
Le persone colpite da grave insicurezza alimentare nel mondo sono destinate a salire oltre i 200 milioni se l'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari durerà fino al 2024. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare le previsioni di S&P Global Ratings contenute nel rapporto 'The Global Food Shock Will Last Years, Not Months'. Con le quotazioni delle materie prime alimentari a livello mondiale che sono aumentate del 34% nell’ultimo anno – sottolinea la Coldiretti - c’è infatti allarme carestia nei paesi poveri ed inflazione in quelli ricchi. A tirare la volata sono proprio i prezzi internazionali dei cereali cresciuti del 23,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre i lattiero caseari salgono del 19%, lo zucchero aumenta di oltre il 40%, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati dell’Indice Fao a maggio.
A rischiare di più – continua la Coldiretti - sono 53 Paesi dove la popolazione spende almeno il 60% del proprio reddito per l’alimentazione e risentono quindi in maniera devastante dall’aumento dei prezzi. Per effetto degli aumenti i prezzi di mais e del grano si collocano infatti sugli stessi livelli raggiunti negli anni delle drammatiche rivolte del pane che hanno coinvolto molti Paesi a partire dal nord Africa come Tunisia, Algeria ed Egitto. L’emergenza provocata dalla guerra in Ucraina mette in pericolo in Italia l’accesso al cibo di 2,6 milioni che hanno bisogno di aiuto per mangiare.