Trump accusa Powell di affossare il mercato immobiliare Usa: "Deve tagliare i tassi, la gente non riesce ad ottenere un mutuo" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 11:02

Trump accusa Powell di affossare il mercato immobiliare Usa: "Deve tagliare i tassi, la gente non riesce ad ottenere un mutuo"

Ma ridurre i tassi di riferimento potrebbe non tradursi automaticamente in rate più leggere

di redazione economia

Trump attacca Powell e spinge per un taglio tassi sui mutui

Donald Trump è tornato all’attacco di Jerome Powell e della Federal Reserve. Dal suo social Truth Social, l’ex presidente ha ribattezzato il capo della Fed “Too Late” e lo ha accusato di affossare il mercato immobiliare. “Qualcuno potrebbe dirgli che sta danneggiando gravemente il settore? La gente non riesce ad avere un mutuo”, ha scritto, ribadendo che “non c’è inflazione” e che “serve un drastico taglio dei tassi”.

Il messaggio è chiaro: abbassare i costi del denaro per far ripartire le compravendite e permettere alle famiglie di rifinanziare le proprie case. Il punto è che la ricetta di Trump non è così lineare. I tassi sui mutui, infatti, non dipendono direttamente dalle decisioni della Fed, ma dai rendimenti dei Treasury decennali. E gli esempi non mancano: in Europa, nonostante otto tagli consecutivi della BCE dal giugno 2024, i rendimenti a lungo termine sono risaliti in Paesi come Germania, Francia e Regno Unito.

Insomma, ridurre i tassi di riferimento potrebbe non tradursi automaticamente in rate più leggere. A complicare il quadro c’è anche un problema strutturale: la scarsità di case disponibili. A giugno 2025, il prezzo medio di un’abitazione esistente negli Stati Uniti è arrivato a 435.300 dollari. Segno che, senza un aumento dell’offerta e politiche urbanistiche mirate, la sola leva monetaria non basta. Sul fronte politico, l’affondo di Trump non si limita alla richiesta di un taglio dei tassi.

La Casa Bianca ha acceso i riflettori sui costi della ristrutturazione degli uffici della Fed, passati da 1,9 a 2,5 miliardi di dollari. Una mossa che suona come un pretesto per mettere ulteriormente sotto pressione Powell, con qualcuno che ipotizza addirittura un tentativo di rimuoverlo prima della scadenza del mandato. Gli economisti avvertono: manomettere l’indipendenza della banca centrale sarebbe un rischio enorme. Vorrebbe dire minare la credibilità della Fed, destabilizzare i mercati e, paradossalmente, aumentare le probabilità di nuova inflazione.

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