Economia
Nuova regola sulle mance: flat tax al 5% per tutti i lavoratori del turismo
L'agevolazione si applica anche a coloro che non sono dipendenti diretti

Turismo, la flat tax al 5% è prevista per tutti i lavoratori impiegati in strutture ricettive o di somministrazione di alimenti e bevande
L'Agenzia delle Entrate ha confermato che la tassazione agevolata sulle mance si applica "a tutti i lavoratori impiegati presso le strutture ricettive e negli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, anche se non sono dipendenti diretti delle strutture". La consulenza giuridica dell'Agenzia, come riporta il Ministero del Turismo, infatti precisa che la norma non distingue tra dipendenti diretti o di fornitori esterni.
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Le mance per i lavoratori dipendenti del settore privato vanno considerate come redditi da lavoro dipendente e come tale sono soggette a imposizione fiscale ordinaria. Tuttavia in virtù dall’art. 1, commi da 58 a 62 della Legge 197/2022 (Legge di Bilancio 2023), le mance possono godere di un regime agevolato.
Nel dettaglio i lavoratori del settore turistico possono beneficiare di un'imposta sostitutiva dell'Irpef e delle addizionali regionali e comunali del 5%, fino a un limite del 25% del reddito annuo da lavoro dipendente. L'agevolazione si applica se nell'anno precedente il reddito da lavoro dipendente non ha superato i 25mila euro.
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La formula del contratto di somministrazione rappresenta un caso applicativo significativo, afferma l'Agenzia. Il trasferimento delle mance dalla struttura ospitante al fornitore esterno rappresenta una semplice movimentazione di denaro, priva di rilevanza fiscale. Anche se la struttura raccoglie ed eroga direttamente le mance al lavoratore esterno, gli obblighi fiscali rimangono in capo al datore di lavoro.
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Per assicurare la corretta tassazione è necessario un sistema di comunicazione tra la struttura che riceve le mance e l’agenzia di somministrazione o il fornitore esterno. Le somme già trattenute dalla struttura a titolo di imposta sostitutiva devono essere trasmesse all’agenzia di somministrazione o al fornitore, che poi si occuperà del versamento all’Agenzia delle Entrate.