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Economia
Wall Street, corre il mercato d'autunno con le nuove IPO

Wall Street, vivace il mercato d'autunno per le nuove IPO

Nonostante l’inflazione ancora non sia stata domata, la geopolitica sempre più complicata fra due fronti di guerra come Ucraina e Israele, le prospettive di sviluppo mondiali non siano certo esaltanti, gli investitori di Wall Street credono ancora nei nuovi titoli azionari messi sul mercato. Il mese di settembre infatti è stato buono per le nuove IPO debuttanti sul mercato americano primario, e ottobre, sembra non esserlo da meno. Nella prima metà dell’anno in corso i titoli collocati (dati Bloomberg) avevano realizzato poco più di 14 miliardi in totale, adesso le ultime tre società collocate, Arm Holdings, Instacart e Klaviyo, hanno raccolto be 6,5 miliardi di dollari sul totale di 7,2 miliardi di dollari “portati a casa” fino ad ora sul mercato di New York. E proprio la dura politica dei tassi della Fed (tra 5,25% e 5,5%) ha ridato nuova linfa alle IPO. Gli investitori sembrano davvero interessati , anche se questo non ha garantito che il prezzo delle tre nuove quotate scattasse all’insù subito dopo il primo suono della campana.

Wall Street, tanti i soldi raccolti per le Ipo ma senza scatti delle azioni

Arm Holdings, ad esempio, ha avuto sottoscrizioni in eccesso di ben 12 volte, Instacart di 23 e Klaviyo di 30 volte. Arm Holdings della giapponese Softbank, focalizzata da tempo sulla AI ha incassato qualcosa come 5,3 miliardi di dollari a settembre. Prima quotazione a 51 dollari ora salita a 53. Instacart, leader digitale durante la pandemia per vendita e  consegna di prodotti alimentari, quotata all’epoca 39 miliardi, ora valutata meno di un terzo (10 miliardi) ha raccolto 660 milioni. Ma le sue azioni partite a 30 dollari son state scambiate a 26,6 dollari. Per Klaviyo, focalizzata nel software, gli investitori hanno messo sul piatto 576 milioni. L’azione partita a 30 dollari di base ha toccato solo i 31. Sembra essere chiaro che la maggior parte delle nuove arrivate sul mercato borsistico ha una matrice prevalentemente di high tech, anche se tutte, dopo le esplosioni di valore legate alla pandemia , hanno dovuto ridimensionare le loro aspettative.

Wall Street, un po' di delusione per Birkenstock

Tra le ultime IPO vi era tanta attesa per una , non altrettanto tecnologica , ma famosa per le sue calzature, ultimamente lanciate dalla pellicola su “Barbie”. La tedesca Birkenstock  era molto attesa ma la stessa non ha risposto alle aspettative. Infatti l’ apertura di ieri è stata in netto calo al prezzo dell’Ipo. Il prezzo di partenza di 46 dollari si è ridotto rapidamente a 41. Il range di prezzo previsto è tra i 44 e 49 dollari. Se gli investitori mettessero danaro nella fascia alta della quotazione il fondo di private equity L Catterton, azionista di riferimento, potrebbe incassare 1,6 miliardi circa di dollari che porterebbero il famoso marchio ad un valore di 10 miliardi di dollari. Tutto questo fermento però si vede soltanto in America mentre nel Vecchio Continente è ancora molto lontano dall’apparire, coerentemente con quello che succede nell’economia e sul mercato del lavoro. Voci che sono frizzanti aldilà dell’Atlantico mentre registrano calma piatta in Europa.

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