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Esteri
Biden, dopo pandemia ed economia ha l’immigrazione come priorità

La vittoria di Biden ha significato molto per tanti americani. Ma per qualcuno ha significato molto di più. E’ il caso di tanti giovani che, passati da piccoli dal Messico con i genitori, hanno scoperto durante l’adolescenza di essere senza documenti in un paese che hanno sempre amato ma dal quale potevano essere espulsi in un qualsiasi momento.  Anni da incubo che, con l’arrivo del democratico, potrebbero finire. Fin dal suo primo giorno il presidente ha detto che la riforma dell'immigrazione sarà una delle sue priorità. E dalle parole è passato subito ai fatti inviando al Congresso una proposta di legge che prevede la regolarizzazione degli 11 milioni di immigrati privi di documenti.

E in cima a tutti i 700.000 “dreamers”, arrivati da bambini e che già Barack Obama aveva protetto con il programma DACA  (Deferred Action for Childhood Arrivals). L’obiettivo è dare a questi “sognatori” la residenza permanente.

Il programma DACA non ha offerto a questi giovani un percorso di residenza o cittadinanza, ma ha garantito protezione contro l’espulsione e permessi di lavoro rinnovabili, consentendogli di continuare gli studi e pensare a un futuro nel paese che ormai sentono loro.

Trump aveva messo il DACA nel mirino nella sua lotta contro l'immigrazione e le vite dei Dreamers, sono state piene di incertezze per quattro anni.

Ed allora adesso si apre un futuro tutto roseo per questi nuovi figli dell’America? Tutti i giovani immigrati si aprono all’ottimismo, ma con cautela, senza illusioni perchè ci sono molte persone che la pensano come Trump e sono pronte a tutto.

"La riforma dell'immigrazione è ben accolta-conferma Karina Díaz, direttrice dell'Arizona Dream Act Coalition, organizzazione che promuove una soluzione permanente per i sognatori-ma dovrebbero anche darci la cittadinanza automatica, perché siamo nel programma da più di otto anni". La Diaz, negli Stati Uniti dal 1999, biochimica sostiene che “Siamo sulla strada giusta, ma possiamo vedere che i repubblicani stanno causando problemi. Ci auguriamo che questa amministrazione sia ferma nella sua proposta, perché è ciò di cui il nostro popolo ha bisogno".

Sebbene Biden abbia inviato il disegno di legge al Congresso il primo giorno della sua presidenza, è probabile che il dibattito subisca ritardi, poiché si devono affrontare misure urgenti sulla crisi sanitaria ed economica ed il secondo impeachment all'ex presidente Donald Trump. Ma la strada comunque non è facile perchè sui 100 voti della Camera Alta i democratici avrebbero bisogno di 60 voti che potrebbero raggiungere solo con 10 voti repubblicani. Difficili al momento da ottenere.

La riforma sull'immigrazione di Biden sarà quindi la cartina di tornasole per capire quanto il nuovo presidente sarà capace di riunire il più possibile Capitol Hill.

Secondo i dati del Citizenship and Immigration Services  il 75% delle persone protette dal DACA proviene dal Messico, ha una media di 24 anni ed è arrivata intorno ai sei anni.

Manca l’ultimo miglio per far passare questa riforma ed è adesso che la partita si farà ancora più dura. Ma i “dreamers” continuano a sognare e sperano che il loro vero paese non li tradisca.

 

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