Esteri
Chi è Javier Milei, l'ultraliberista di destra che con la motosega ha convinto gli argentini ad abbandonare il "kirchnerismo"
L'economista "loco" ha stravinto le elezioni legislative, ora il popolo è davvero con lui. E Trump lo esalta







Argentina, la svolta Milei. Chi è l'economista "loco" che ha conquistato il popolo
Ora Javier Milei si è preso davvero l'Argentina. Il presidente "loco" era atteso al varco dopo l'inaspettato ma clamoroso successo alle presidenziali del 2023. Milei aveva promesso grandi cambiamenti ed evidentemente il popolo argentino queste cose le ha notate e apprezzate, visto che le elezioni legislative di ieri il suo partito non solo le ha vinte ma le ha stravinte, ottenendo quasi il 41% dei voti e staccando nettamente gli altri partiti. Milei si è fatto conoscere per le sue sparate in tv e il simbolo del cambiamento è diventato la motosega con cui faceva i comizi.
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Ma chi è Javier Milei?
Nato 55 anni fa nel quartiere Palermo a Buenos Aires, Javier Milei proviene da una famiglia umile di origine italiana - padre autista di autobus e madre casalinga, che lo ha fatto crescere nel quartiere di Villa Devoto, dove ha completato gli studi secondari presso la Scuola Cardenal Copello. In seguito si è trasferito con la famiglia nella città di Sàenz Pena, nella provincia di Buenos Aires dove si è laureato in Economia Deputato e fantasioso difensore del libero mercato, ha usato con spregiudicatezza tutti i media - in particolare i social - per allacciare un filo diretto soprattutto con i più giovani e sbandierare la promessa di smantellare il sistema politico - che lui chiama con disprezzo "la Casta".
La sua proposta più nota è quella di "dollarizzare" l'economia: abolire cioè la moneta locale, il peso argentino, per usare al suo posto il dollaro americano Per fermare l’inflazione, Milei ha tentato un’“operazione a cuore aperto”, difficile da immaginare nella prassi politica argentina. Fedele alle promesse, ha formato un governo di soli nove ministri, rispetto ai diciotto del precedente, selezionandoli tra tecnocrati di fede liberista e antiperonista. Il ministro dell’Economia Luis Caputo, già in carica nel governo di Mauricio Macri (2015-2019), ha annunciato il 12 dicembre il primo pacchetto di misure choc: una svalutazione del peso del 50 per cento, da 400 a 800 pesos per dollaro.
Per avvicinare il tasso di cambio ufficiale a quello parallelo; un taglio della spesa pubblica di circa il 30 per cento, con la graduale riduzione dell’indicizzazione dei salari dei dipendenti pubblici e delle pensioni, comportando una diminuzione del potere d’acquisto di milioni di pensionati; il licenziamento immediato di 30.000 dipendenti pubblici. Misure choc, ma il popolo ha confermato di essere dalla sua parte. Milei ha ricevuto anche i complimenti di Trump, ora gli Stati Uniti a guida repubblicana hanno un alleato su cui contare davvero.
