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Esteri
Coronavirus,FBI accusa hacker cinesi di rubare segreti sul vaccino

E dopo aver accusato gli hackers russi di aver messo il naso nelle compagnie che stanno studiando il vaccino contro il Coronavirus, gli Stati Uniti hanno accusato cittadini cinesi dello stesso crimine.

Il Dipartimento di Giustizia americano ha accusato gli hacker di aver attaccato compagnie contrattiste del Settore della Difesa impegnate sul vaccino. 

Nelle accuse si dice che i pirati cibernetici, già in azione tra il 2014 e il 2020, avrebbero attaccato aziende di biotecnologia impegnate nella ricerca Covid-19. E le avrebbero attaccate non soltanto sul suolo americano ma pure nelle loro sedi estere in Germania, Australia, Belgio e Regno Unito. 

Nel documento d’accusa si conferma che gli studenti cinesi di ingegneria Li Xiaouyu e Dong Jiazh avrebbero lavorato da anni in attacchi di cyberspionaggio, accedendo a disegni di armi, formule e studi sui farmaci.

Gli stessi avrebbero inoltre attaccato i computer di dissidenti e attivisti difensori dei diritti umani negli Stati Uniti,Hong Kong e Cina.

I due hackers avrebbero lavorato sia per beneficio personale sia per il Ministero di Sicurezza Cinese (MSS) , praticamente l’agenzia di intellighenzia cinese.

Grazie ad informazioni riservate ottenute dal MSS sulla vulnerabilità dei softwares i due giovani avrebbero ‘piratato’ computers e rubato centinaia di milioni di dollari in segreti commerciali e copyright di imprese da molti anni. 

Il lavoro di hacheraggio degli ultimi mesi si sarebbe concentrato nel trovare i punti deboli dei sistemi di reti di biotecnologia e di compagnie impegnate nella ricerca del vaccino, trattamenti e testing sul Covid-19. 

Le imprese hackerate non sono state nominate nel documento presentato ma hanno le sedi in Virginia, Massachussets, Washington e Texas. 

I due non sono stati bloccati e sembra, secondo molti osservatori, molto difficile che si possa farli giudicare da un tribunale americano.

Nel comunicato congiunto il giudice del caso insieme al numero uno del settore sicurezza nazionale del Ministero di Giustizia, John Demers, si dice che ‘Cina, insieme a Russia, Iran e Corea del Nord sono unite nel vergognoso club di nazioni che danno un rifugio sicuro ai cyberdelinquenti per avere in cambio informazioni strategiche. Gli obiettivi di questi hackers è di alimentare la fame insaziabile del Partito comunista cinese di proprietà intellettuali guadagnate con gli sforzi delle aziende americane’. 

E’ questa una nuova azione dell’Amministrazione Trump contro la Cina, responsabile , secondo il Presidente, della pandemia. Un’azione partita a metà maggio con un’allerta da parte dell’FBI e dell’Agenzia della Sicurezza e della Cybersecurity (CISA) che già allora accusavano pirati cinesi di tentare di rubare segreti commerciali, proprietà intellettuali e di salute pubblica.

Scontata la risposta dell’Ambasciata cinese Washington che ha bollato come ‘falsità’ tutte le accuse. 

 

 

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