É morto l'autista di bus aggredito domenica scorsa da un gruppo di giovani in un quartiere di Bayonne, nel
Sud-Ovest della Francia, dopo che aveva voluto controllare il biglietto ad uno dei ragazzi e aveva chiesto ad altri tre di indossare la mascherina. A rendere noto il decesso è stata la famiglia.
Francia, morto autista di bus
Philippe Monguillot, 59 anni, dopo l'aggressione era già in stato di morte cerebrale. "In accordo con i medici", ha riferito la famiglia, "abbiamo deciso di lasciarlo andare in pace e non accanirci".
Due ragazzi, di 22 e 23 anni, erano già stati accusati di tentato omicidio e incarcerati; con la morte dell'uomo la loro posizione si aggrava. Oltre ai due arrestati, già noti alla polizia, altri due trentenni sono stati accusati, per favoreggiamento e omissione di soccorso.
La brutale aggressione è avvenuta domenica scorsa a una fermata dell'autobus in un famoso quartiere di Bayonne. Monguillot è stato vittima di un assalto "estremamente violento" quando ha voluto controllare il biglietto di uno degli accusati e ha chiesto agli altri tre di indossare la mascherina, ha spiegato il vice procuratore di Bayonne, Marc Mariée. "É scoppiata una furiosa lite. L'autista è stato spinto fuori dall'autobus. Lì, due persone gli hanno dato calci e pugni violenti nella parte superiore del corpo e in particolare alla testa", aveva riferito martedì il magistrato in una conferenza stampa.
I quattro uomini hanno lasciato l'autista "incosciente sul marciapiede" prima di fuggire per "rifugiarsi nell'appartamento di uno di loro". L'attacco ha suscitato forte sconcerto tra i colleghi dell'autista che hanno scioperato e hanno assicurato che non sarebbero tornati al lavoro "prima del funerale".
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