Esteri
Germania, nostalgia di Merkel. Col "balbettante" Scholz addio leadership Ue
Il nuovo cancelliere non riesce ad incidere. E' stato bacchettato da Draghi sul petrolio russo e criticato per le sue scelta dai Paesi dell'Est
Germania, Scholz non incide in Europa. Messo sotto anche da Draghi
La guerra in Ucraina continua senza sosta da ormai 100 giorni. L'Europa ha preso una posizione sul conflitto armato, sostegno al governo di Zelensky e sanzioni a chi ha attaccato, la Russia di Putin. A dominare, fino a pochi mesi fa, all'interno della Ue era la Germania di Angela Merkel, riconosciuta da tutti gli altri paesi membri come leader della coalizione. Ma adesso, da quando il suo posto è stato preso da Olaf Scholz - si legge sul Corriere della Sera - le cose sono cambiate e di molto. Scholz non parla. Sussurra. Succede spesso che nelle telefonate con i colleghi europei, questi debbano chiedere al cancelliere di ripetere ciò che ha appena detto. È un dettaglio. Ma che sembra rendere plasticamente la cautela e il passo felpato che sono la cifra caratteriale del leader tedesco. E la percezione che Olaf Scholz sia in affanno rispetto alle sfide del suo incarico emerge soprattutto in Europa, dove la Germania non sembra al momento in grado di esercitare la leadership che le era propria nella lunga stagione di Angela Merkel.
L’ultimo Consiglio europeo - prosegue il Corriere - ne ha offerto una dimostrazione. Il cancelliere non ha giocato alcun ruolo nel forgiare il compromesso finale, che ha superato l’opposizione dell’ungherese Orbán, permettendo all’Ue di adottare il sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca, centrato sul blocco delle importazioni di petrolio. Anzi, c’è voluto Mario Draghi («Qual è il vostro problema?») per stanarne l’ambiguità, visto che la Germania voleva approfittare in silenzio delle deroghe concesse a Budapest e Praga con l’oleodotto Druzhba. "Scholz più che timido mi sembra balbettante, insicuro — dice un diplomatico europeo — è come se fosse ancora ministro delle Finanze, ma sopra di lui non c’è più Merkel". Inoltre, "deve barcamenarsi con una coalizione molto eterogenea".