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Esteri
Guerra Ucraina, Kherson liberata. Mosca: "Il ritiro non è un'umiliazione"

Guerra Russia Ucraina, Kherson liberata. La gente grida: "Gloria all'Ucraina, gloria ai nostri eroi" 

Le truppe ucraine sono entrate a Kherson, capoluogo della strategica regione meridionale occupata dai russi nelle prime fase dell'offensiva, e la gente ha gradito: "Gloria all'Ucraina", "gloria ai nostri eroi", "gloria alle forze armate ucraine". Lacrime di commozione, persone avvolte nella bandiera ucraina e che abbraccia i soldati, automobili che girano per la città sventolando bandiere e suonando il claxon, diversi video condivisi dai media internazionali, fra cui Bbc, Guardian, Nexta Tv, Kyiv Independent hanno mostrato l'entusiasmo degli abitanti di Kherson all'arrivo dei soldati di Kiev. 

Guerra Ucraina, Zelensky: "Kherson è nostra" 

Esulta anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo il ritiro russo. In un video pubblicato sul suo canale Telegram ha detto: "Kherson è nostra. Oggi è una giornata storica. Stiamo tornando a Kherson. Per ora i nostri difensori si stanno avvicinando alla città ma le unità speciali sono già in città. La gente di Kherson stava aspettando. Non hanno mai rinunciato all'Ucraina". "Anche se la città non è stata ancora completamente ripulita dalla presenza del nemico, gli stessi abitanti di Kherson stanno già rimuovendo i simboli russi dalle strade e dagli edifici e ogni traccia della permanenza degli occupanti a Kherson", ha proseguito il presidente ucraino, "è avvenuto lo stesso in tutte le altre città liberate dai nostri difensori. Sarà lo stesso in tutte le città che aspettano ancora il nostro ritorno". 

Guerra Ucraina, le truppe russe si ritirano a Est sulla riva del fiume Dnpr 

Le forze di Mosca si sono infatti ritirate a Est, sulla riva sinistra del fiume Dnepr, in un'altra dura battuta d'arresto per la cosiddetta operazione speciale, a quasi nove mesi dal suo inizio.  "Kherson sta tornando al controllo ucraino, unità delle forze armate ucraine stanno entrando in città", ha annunciato su Facebook il ministero della Difesa di Kiev, chiedendo ai soldati russi rimasti nell'area di "arrendersi immediatamente".  

Il capo della diplomazia ucraina, Dmytro Kuleba, ha salutato "un'importante vittoria" e ha pubblicato sulle reti sociali un video che mostra, a sua detta, i residenti della località di Bilozerka, a pochi chilometri dal capoluogo, intenti a distruggere un gigantesco manifesto che proclama: "La Russia è qui per sempre". Il parlamento ucraino, la Verkhovna Rada, da parte sua, ha diffuso su Telegram foto di civili che sventolavano bandiere ucraine a Kherson, conquistata a metà marzo dai russi, per i quali era un obiettivo di importanza primaria alla luce della prossimità con la Crimea.    

Secondo l'esercito russo, sono più di 30 mila i militari di Mosca che hanno ripiegato sulla sponda orientale del Dnepr. È la terza ritirata in ordine di grandezza dall'inizio dell'invasione, dopo la rinuncia alla conquista di Kiev in primavera e l'abbandono quasi totale dei territori conquistati nell'Oblast di Kharkiv lo scorso settembre. Venerdì scorso il ministero della Difesa russo aveva annunciato di aver completato il "riposizionamento" delle sue unità dalla sponda occidentale del fiume, dove si trova Kherson, a quella orientale, assicurando di non aver subito alcuna perdita e di non aver lasciato dietro equipaggiamento. 

Guerra Russia Ucraina, Mosca: "Il ritiro da Kherson non è un'umiliazione" 

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