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Esteri
Guerra Ucraina, Kaliningrad epicentro della terza guerra mondiale? Lo scenario

Guerra Ucraina, da Kaliningrad il conflitto si può propagare su Baltico ed Europa centrale

C'è un nuovo fronte che si sta aprendo sulla guerra in Ucraina, che rischia di diventare una guerra in Europa. Si tratta di Kaliningrad, un'exclave della Russia incastonata tra Polonia e Lituania. Proprio così, la Russia ha un pezzo di territorio direttamente all'interno dell'Unione europea e che Vladimir Putin sogna di unire in qualche modo alla Bielorussia passando per Ucraina e Polonia. Cosa che ovviamente terrorizza l'Europa orientale e non solo.

Uno dei maggiori porti del mar Baltico, Kaliningrad è stata territorio della Prussia e culla di grande cultura tedesca, dando tra le altre cose i natali al grande filosofo Immanuel Kant. Alla fine della seconda guerra mondiale nel maggio del 1945, la città divenne parte dell'Unione Sovietica sulla base degli accordi di pace definiti alla Conferenza di Potsdam con gli Alleati. La popolazione tedesca venne espulsa con la forza e venne rimpiazzata da popolazione russa. In breve, Kaliningrad diventò il pilastro della presenza russa più a occidente dell'Europa. 

Kaliningrad è però rimasta alla Russia anche dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica, isola russa all'interno di un panorama in progressivo cambiamento. Col passare del tempo, con l'inclusione dell'Europa orientale in ambito Unione europea e Nato, questa connotazione di isola all'interno di un territorio "altro" si è accentuato. Proprio il 2004, con l'ingresso delle confinanti Polonia e Lituania nell'Alleanza Atlantica, ha accentuato le tensioni già esistenti con Kaliningrad che è diventato un territorio sempre più blindato.

Putin minaccia di armare con testate nucleari Kaliningrad in risposta a Finlandia e Svezia

Non è un caso che ora con la guerra in Ucraina, Vladimir Putin abbia minacciato di armare l'exclave, mandandovi decine di testate nucleari. Una minaccia in risposta all'atteggiamento dell'Ue sulla guerra e soprattutto in risposta alla volontà espressa da Svezia e Finlandia di entrare a loro volta nella Nato, aspetto che rischia di spostare il teatro della crisi anche sul Baltico.

Non è la prima volta che Kaliningrad compare sulla mappa come possibile fonte di tensioni miitari. Nel luglio del 2007, Mosca aveva dichiarato che qualora gli Stati Uniti d'America avessero deciso di piazzare dei missili difensivi in Polonia, avrebbe potuto mandare in deposito parte del proprio arsenale nucleare proprio a Kaliningrad. A impensierire l'Occidente sono soprattutto le batterie Iskander-M schierate nell'exclave baltica, da dove l'arma potrebbe prendere di mira le forze Nato in Polonia, Stati baltici e Svezia.

Dopo l'invio di unità a Kaliningrad nel 2013, nel 2015 e nel 2016 in risposta agli schieramenti antiaerei statunitensi nella regione, Mosca ha optato nel 2018 per un dispiegamento permanente a Kaliningrad. Ora l'argomento torna di attualità con un arsenale che potrebbe ingrandirsi e una base dalla quale Mosca potrebbe far partire attacchi a stati parte dell'Ue e della Nato.

(Continua nella pagina seguente...)

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