Esteri
"Hanno sparato a 4 bambini che scappavano". Bucha e quei racconti dell'orrore



Le chat sono dell'inizio di marzo: "I russi vanno a prendere la gente dalle cantine". "Stanno scavando delle buche davanti casa nostra"
Guerra Russia Ucraina, "vanno a prenderli dalle cantine"
La guerra in Ucraina continua e dopo i terribili fatti di Bucha il conflitto rischia ogni giorno di più di diventare mondiale. Dalla cittadina alle porte di Kiev, liberata dai russi e tornata agli ucraini, arrivano le testimonianze dei sopravvissuti e sono racconti da film dell'orrore. Sono le 10.46 del 5 marzo, siamo a Bucha. Un ragazzo del villaggio, Yaroslav, - si legge sul Corriere della Sera - scrive al suo amico Alexander nella chat di Telegram: "C’erano persone che dalla nostra strada stavano andando verso Irpin passando da via Yablunskaya e via Vokzalnnaya. I russi gli hanno sparato con armi automatiche, hanno sparato anche a quattro bambini. Io non riesco ancora a vedere bene la gente ammazzata. È pericoloso qui, ditelo a tutti".
Veronika Pershyna, 27 anni, insegnante di inglese, in quei giorni era a Bucha. È lei - prosegue il Corriere - che mostra un po’ di quelle chat, recuperate dagli amici perché le sue le ha cancellate mentre scappava. Se i russi l’avessero fermata e le avessero letto rischiava di esser uccisa. "Altro che messa in scena dopo che i russi sono andati via! Io ho visto la gente schiacciata nelle auto, ho visto le case in fiamme". In un'altra chat di quel giorno fra due ragazze: Verso via Yablunskaya i soldati russi vanno a prendere la gente dalle cantine. Siamo circondati. Hanno scavato delle buche vicino al nostro al cancello". "Sì, sono vicini".