Esteri
Libia, il governo di Tobruk minaccia l'Italia
Il governo libico di Tobruk "condanna con fermezza" la violazione delle proprie acque territoriali "dopo l'ingresso ieri di tre navi da guerra italiane nei pressi delle coste di Bengasi, a Daryana", circa 55 chilometri a est della città. Lo si legge in un comunicato del governo sulla propria pagina Facebook e Twitter. Ma fonti della Difesa smentiscono categoricamente: né le unità militari di “Mare Sicuro”, la missione nazionale italiana per il controllo e l’assistenza ai migranti, né le navi di Eunavformed, la missione europea di sorveglianza al largo delle coste libiche, erano in zona o comunque sono entrare nelle acque territoriali libiche.
Secondo il governo libico di Tobruk le tre navi da guerra sono entrate nelle ultime ore nelle acque territoriali libiche senza l'autorizzazione e ha avvertito che "utilizzerà ogni mezzo" per proteggere la sua sovranità. I tre mezzi navali probabilmente fanno parte della forza navale messa in campo dai Paesi Ue per contrastare il traffico di esseri umani verso le coste italiane.
Devastato cimitero italiano a Tripoli. Il cimitero cattolico italiano di Tripoli 'Hammangi' è stato di nuovo devastato. Lo fa sapere l'Associazione Italiana Rimpatriati dalla Libia (Airl), che è in possesso di foto. "Sono immagini che si commentano da sole per la loro inciviltà e che completano il quadro tragico della situazione in Libia", afferma la presidente dell'Airl Giovanna Ortu. "Grazie a Dio non abbiamo bisogno di tombe materiali per pregare in ricordo di quei morti e ci piace ricordare la lunga tradizione di rispetto fra le diverse religioni che ha caratterizzato la nostra vita laggiù. La preoccupazione per i vivi libici in pericolo a causa della lunga guerra fratricida che ha dato spazio a presenze inquietanti prevale sull'accorata preghiera per i nostri cari defunti", sono le parole di Ortu e di Giancarlo Consolandi, presidente dell'Exlali, Associazione alunni scuole cristiane di Tripoli. Secondo le ultime informazioni disponibili, nel cimitero cattolico di Tripoli riposano i resti di circa 8000 italiani.