A- A+
Esteri
Siria, alta tensione tra Russia e Stati Uniti

Gli aiuti umanitari promessi alla popolazione non arrivano ancora, le violenze continuano ad aumentare, la nuova tregua in Siria sponsorizzata da Usa e Russia appare sul punto di fallire dopo soli cinque giorni. Questa sera, al termine della giornata più tesa dall'inizio del cessate il fuoco, un nuovo colpo, il più pesante: dopo la denuncia di Damasco la coalizione anti-Isis a guida americana ha ammesso di aver colpito "in modo non intenzionale" una base governativa nell'est del Paese, nei pressi di Dayr az Zor, dove le truppe lealiste resistono da mesi all'assedio dello Stato islamico. E' la prima volta che lo schieramento a guida statunitense colpisce le forze di Damasco dall'inizio del conflitto. Un "errore", questo della coalizione, costato la vita a 62 militari siriani mentre un altro centinaio di soldati sono rimasti feriti.

Rammarico dell'amministrazione Obama. L'amministrazione Obama ha espresso il rammarico americano per la "perdita di vite non intenzionale" a seguito dei raid aerei della coalizione internazionale anti Isis a guida Usa. Un alto dirigente dell'amministrazione Obama ha reso noto di aver trasmesso il proprio rammarico a Damasco attraverso la Russia. La stessa fonte ha aggiunto che gli Stati Uniti continueranno a perseguire il rispetto della tregua mentre proseguiranno la loro azione militare contro l'Isis e il gruppo affiliato di Al-Qaida in Siria.

Usa: "Russia informata". "La controparte russa era stata informata prima che iniziassero i raid aerei che poi avrebbero colpito militari siriani anziché obiettivi dell'Isis", si legge in un comunicato diffuso a Washington dal comando militare centrale Usa che fa sapere di aver fermato i raid aerei in Siria dopo che la Russia li ha avvisati che avevano colpito militari siriani. "Si tratta di un attacco grave e palese alla Siria e al suo esercito", denuncia in una nota l'esercito di Damasco, e "la prova certa del sostegno degli Stati Uniti a Daesh e ad altri gruppi terroristici".

Riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà nella notte, su richiesta della Russia, per discutere degli attacchi aerei da parte della coalizione guidata dagli Usa in Siria che, secondo quanto sostiene Mosca, ha preso di mira e ucciso militari siriani. I 15 membri si riuniranno a porte chiuse alle 7:30 ora locale, le 00:30 in Italia, riferiscono fonti diplomatiche. In una dichiarazione scritta, il ministero degli Esteri siriano ha chiesto al Consiglio di Sicurezza di condannare ciò che ha descritto come "un'aggressione da parte degli Stati Uniti" e ha chiesto a Washington di rispettare la sovranità siriana. Ma è improbabile che dal Consiglio arrivi una tale dichiarazione in quanto deve essere concordata all'unanimità.

Secca la replica di Washington alla richiesta russo-siriana: La richiesta della riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza Onu da parte della Russia è "uno stratagemma, una manovra diversiva, una richiesta cinica e ipocrita": lo ha detto l'ambasciatrice americana alle Nazioni Unite, Samantha Power, parlando ai giornalisti. "Mosca deve focalizzarsi sull'attuazione del cessate il fuoco e non su questi giochetti", ha precisato.

E al termine della riunione non è mancato il nuovo attacco di Mosca agli Stati Uniti, accrescendo il clima di tensione tra le due superpotenze sulla questione Siria: Il raid della coalizione Usa "è stato intenzionale, e un tentativo di dirottare l'accordo di cooperazione tra Mosca e Washington", ha detto l'ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vitaly Churkin.

Usa-Russia, braccio di ferro. Il presidente Vladimir Putin accusa intanto gli Usa di non avere ancora collaborato per individuare e separare i miliziani qaedisti del Fronte Fatah ash Sham (ex Al Nusra) dagli altri gruppi dell'opposizione per poterli bombardare. Il risultato, ha aggiunto, è che "vediamo le forze terroristiche che stanno cercando di riorganizzarsi". Una risposta, quella del leader del Cremlino, al messaggio inviato nella tarda serata di ieri dal presidente americano Barack Obama secondo il quale gli Usa "non faranno altri passi negli accordi con Mosca finché non vedranno sette giorni continui di violenza ridotta e di duraturo accesso umanitario". E dopo il raid aereo Usa che ha ucciso decine di militari siriani, Mosca è giunta alla conclusione che Washington difende l'Isis. Questa la posizione espressa dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, riportata dalla Tass. "Se prima nutrivamo sospetti che tutto questo era per difendere Jebhat al-Nusra, adesso, dopo i raid aerei sull'esercito siriano, siamo giunti alla spaventosa conclusione che la Casa Bianca difende l'Isis", ha detto Zakharova.

Popolazione allo stremo. Per ora, invece, le popolazioni allo stremo non hanno visto nemmeno l'ombra degli attesi convogli umanitari. Mentre le violenze aumentano gradualmente in molte regioni del Paese, compresa Aleppo e i sobborghi intorno a Damasco. La Russia ha accusato i gruppi armati dell'opposizione di avere violato la tregua almeno 55 volte nelle ultime 24 ore. Sul fronte degli attivisti dell'opposizione, invece, l'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus) parla di almeno 13 civili uccisi, tra i quali cinque bambini, in bombardamenti governativi, anche con l'aviazione, nelle province di Aleppo, Idlib e Homs. Secondo l'Ondus la Turchia ha intanto inviato nuove truppe nel nord della Siria per appoggiare i gruppi ribelli suoi alleati nell'operazione 'Scudo dell'Eufratè. Un'offensiva diretta non solo contro l'Isis ma anche contro le milizie curde dell'Ypg.

Il giallo dell'accordo. A fare chiarezza in questa situazione confusa non aiuta certo il giallo che ancora circonda l'accordo siglato tra Russia e Usa la settimana scorsa. Putin è tornato oggi a chiedere a Washington di acconsentire alla sua pubblicazione. Se ciò non è stato ancora fatto, ha detto il capo del Cremlino, si deve alle resistenze degli Usa che vogliono "mantenere il potenziale offensivo" nei confronti delle forze governative fedeli ad Assad. Nel frattempo due razzi provenienti dalla Siria e diretti verso la parte delle alture del Golan occupate da Israele sono stati intercettati oggi pomeriggio dal sistema di difesa israeliano Iron Dome. L'ultimo di una serie di episodi che in due settimane hanno visto almeno sei razzi fuori controllo arrivare dalla Siria sul versante israeliano e l'aviazione dello Stato ebraico reagire con raid in cui sono state colpite postazioni di artiglieria governative siriane.

Tags:
russia siria usa





in evidenza
Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi

Guarda le immagini

Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi


in vetrina
Milano/ Nuovo flagship store per Swarovski: oltre 500 metri quadri in Duomo

Milano/ Nuovo flagship store per Swarovski: oltre 500 metri quadri in Duomo


motori
Citroën inaugura a Parigi “Le Chëvron” per presentate la nuova e-C3

Citroën inaugura a Parigi “Le Chëvron” per presentate la nuova e-C3

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.